(Adnkronos) – Wilfried Gnonto, 18 anni, debutta in Nazionale e accende Italia-Germania. Il baby attaccante, nato a Verbania il 5 novembre 2003, gioca in Svizzera con lo Zurigo. A Bologna viene gettato nella mischia dal ct Roberto Mancini e lascia subito il segno. Accelerazione sulla fascia destra e cross al centro per il gol di Lorenzo Pellegrini: esordio azzurro e subito assist per il teenager di origine ivoriana, niente male. “Sapevo che Kehrer era già ammonito, quando ho ricevuto la palla non ho pensato ad altro. Ero deciso a scartarlo e quel pallone lì è la cosa più difficile per un portiere e un difensore. Se sei un attaccante devi fare la differenza e oggi ci sono riuscito”, dice alla Rai. Gnonto è un talento italiano che sta sfondando all’estero. Dal 2012 è entrato nel mondo Inter, dove è rimasto per 8 anni. Dal 2020 gioca in Svizzera, nell’ultima stagione ha firmato 8 reti con la maglia dello Zurigo. In azzurro è un pilastro dell’Under 19, con 5 gol in 10 presenze. Ora, si affaccia tra i grandi con ambizioni e qualità.
“Sono venuto in Nazionale per lo stage, mi sto godendo ogni momento e sto cercando di sfruttare ogni istante”, aggiunge. “Devo tutto ai miei genitori”, racconta: papà operaio, mamma cameriera, lui ha alle spalle qualche anno di liceo classico. “Mi piaceva molto il latino”, racconta prima di descrivere la prima svolta della carriera. “Ero all’Inter, conoscevo tutti. Ho scelto di lasciare l’Inter e andare a Zurigo per giocare di più. A questa età bisogna giocare e io ho deciso di affrontare un grande rischio. Ero all’Inter, a casa mia, però ad un certo punto bisogna prendere una decisione anche difficile”, spiega. A Wembley, dove l’Italia ha perso 3-0 contro l’Argentina, ha cercato invano una foto con Leo Messi: “Sono stato un’ora davanti allo spogliatoio, ma niente…”.