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Caro energia, come abbattere costi in bolletta con il fotovoltaico

(Adnkronos) - Bollette di luce e gas da record: per abbattere i costi dell’energia la soluzione è dotarsi di un impianto fotovoltaico, per il quale tra l’altro oggi vi è la possibilità di beneficiare di un bonus del 50% e, laddove possibile, del relativo sconto in fattura.  Ne è convinto il professore Livio de Santoli,…

(Adnkronos) – Bollette di luce e gas da record: per abbattere i costi dell’energia la soluzione è dotarsi di un impianto fotovoltaico, per il quale tra l’altro oggi vi è la possibilità di beneficiare di un bonus del 50% e, laddove possibile, del relativo sconto in fattura.  

Ne è convinto il professore Livio de Santoli, prorettore alla Sostenibilità dell’università Sapienza di Roma nonché presidente del Coordinamento Free, che in un’intervista rilasciata a Money.it ha espresso la sua opinione sulla crisi energetica che “non sembra migliorare”, tant’è che le prospettive per l’inverno non sono delle più rosee.  

Non mancano le critiche al piano Cingolani, colpevole di affidarsi solo ad altri combustibili fossili e ai “comportamenti virtuosi” di famiglie e aziende, quando invece sarebbe opportuno modificare al più presto la struttura del mercato energetico così da ridurre l’impatto della crisi sui consumatori.  

Ciò che possono fare le famiglie è investire, laddove possibile, nell’acquisto di un impianto fotovoltaico, dal momento che gli impianti rinnovabili sono l’unico mezzo per abbattere definitivamente la spesa energetica, sia per quanto riguarda le famiglie che le imprese. Più andremo avanti e più il fotovoltaico, come del resto tutte le rinnovabili, sarà sempre più conveniente, anche perché – spiega de Santoli – a oggi non sembrano esserci le condizioni per creare un mercato realmente libero del gas in Europa, ragion per cui bisognerà puntare a raggiungere l’indipendenza energetica puntando sulle fonti rinnovabili (viene bocciato invece il nucleare).  

Da qui un appello alle istituzioni, le quali nei prossimi anni dovranno incentivare l’autoconsumo, visto che “con lo sviluppo delle rinnovabili non si può accettare che tutti immettano energia in rete in modo indiscriminato”. Sì ai sistemi di accumulo quindi, così che le famiglie possano essere messe nelle condizioni di poter consumare quanta più energia autoprodotta possibile.  

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