«Premetto con la massima chiarezza che non siamo contrari al progetto per principio, ma non possiamo permettere che qualcuno venga a casa nostra a modificare il nostro paesaggio e il nostro ambiente senza aver avuto alcun minimo confronto con l’amministrazione comunale e, soprattutto, con i cittadini di questo paese». Ad affermarlo è Graziano Coscia, sindaco di Carlantino, che si oppone alla realizzazione di un parco eolico da 17 aerogeneratori, per una potenza complessiva pari a 98 MW, previsto nei territori di Carlantino e Celenza Valfortore.
Il piano di lavoro, come presentato da una società con sede a Potenza (Rinnovabili Sud Due srl), prevede, spiegano dal Comune di Carlantino, la costruzione di opere di connessione alla Rtn (rete elettrica di trasmissione nazionale) e sistema di accumulo da 30 MW ricadenti nei comuni di Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia e Torremaggiore.
Coscia sottolinea che «anche il sindaco di Celenza Valfortore condivide questa posizione. Del resto – aggiunge – questi territori hanno già pagato a caro prezzo la costruzione, a suo tempo, della grande diga di Occhito».
La società intestataria del progetto, che si occupa di impianti on-shore, ha avviato l’iter burocratico facendo pervenire il progetto già «impacchettato» al Comune di Carlantino «solo» il 13 novembre scorso.
«Progetti di tale portata mettono in discussione le strategie e la sopravvivenza dei nostri territori – conclude Coscia -, quindi non permetteremo a nessuno di colonizzare i nostri territori e per questo, come amministrazione, stiamo provvedendo a incaricare esperti del settore per bloccare questo progetto».