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Capodanno al ristorante, le previsioni di Confcommercio e la nuova legge che tutela il Made in Italy

Cresce il numero di italiani che scelgono di festeggiare la fine dell’anno al ristorante. Saranno 4,6 milioni le presenze previste nei 75mila ristoranti la notte di San Silvestro. Secondo il Centro Studi di FIPE-Confcommercio un dato in crescita del 2,2% rispetto all’anno precedente, seguito da un incremento percentuale doppio della spesa, che quest’anno toccherà i…

Cresce il numero di italiani che scelgono di festeggiare la fine dell’anno al ristorante. Saranno 4,6 milioni le presenze previste nei 75mila ristoranti la notte di San Silvestro. Secondo il Centro Studi di FIPE-Confcommercio un dato in crescita del 2,2% rispetto all’anno precedente, seguito da un incremento percentuale doppio della spesa, che quest’anno toccherà i 433 milioni di euro (+4,6%). Anche in Provincia di BARI – BAT si assiste ad un aumento del numero dei ristoratori che ha deciso di essere aperto per l’occasione e la media di spesa per il cenone di fine anno sarà di circa 120 euro.

«I ristoranti continuano ad essere un punto di riferimento anche per il cenone di fine anno sia per chi vuole soltanto cenare iniziando il nuovo anno in uno dei tanti locali di intrattenimento , ed anche i BAR continuano ad essere un presidio durante le feste di fine anno nelle tante piazze delle nostre Città». Così il presidente Vito D’Ingeo di Confcommercio BARI – Bat

Un Capodanno all’insegna del Made in Italy: con la Legge a tutela del Made in Italy – pubblicata ieri sera in Gazzetta Ufficiale. Prevista una nuova disciplina della procedura finalizzata al rilascio della certificazione distintiva di «ristorante italiano nel mondo». La certificazione – che avrà una durata di 3 anni – sarà rilasciata su richiesta del ristoratore, e a proprie spese, sulla base di un disciplinare che terrà conto dell’utilizzo di ingredienti di qualità di origine italiana e, in accoglimento delle istanze della Federazione, anche del rispetto della tradizione gastronomica italiana e della conoscenza della cucina italiana da parte del personale impiegato nell’attività di ristorazione.

Per il Presidente Vito D’Ingeo di Confcommercio BARI – Bat, questa legge diventa un utile strumento di promozione dei prodotti agroalimentari della nostra Terra, sarà un utile volano per promuovere la cucina italiana all’estero, essendo stato istituito un Fondo, da un milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, destinato alla promozione all’estero dei prodotti nazionali di qualità e ad agevolare gli investimenti sulla formazione del personale, con il fine di accrescere la conoscenza della cucina e della cultura enogastronomica italiane.

Le ulteriori disposizioni di possibile interesse del settore concernono l’istituzione:
• della giornata nazionale del made in Italy (il 15 aprile di ogni anno);
• del Fondo nazionale del made in Italy (700 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro per l’anno 2024), con finalità di sostegno alla crescita, al rafforzamento e al rilancio delle filiere strategiche nazionali;
• del liceo del made in Italy, anche al fine di promuovere le competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi nazionali;
• del premio di “Maestro del made in Italy” che sarà conferito a imprenditori che si sono particolarmente distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere e le competenze alle nuove generazioni nei settori di eccellenza del made in Italy;
• di un comitato nazionale, presso il Ministero del turismo, che coordinerà le campagne di promozione delle destinazioni turistiche italiane.

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