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Capodanno 2023, il bilancio del Viminale: 180 feriti, 11 sono gravi

(Adnkronos) - Non si registrano incidenti mortali per i botti di Capodanno 2023, ma i feriti sono stati 180 (di cui 48 ricoverati), con un incremento rispetto al precedente anno (124 feriti e 31 ricoveri). E' il bilancio dei festeggiamenti per il Capodanno diffuso dal Viminale.  "In relazione alla gravità delle lesioni riportate, si registra…

(Adnkronos) – Non si registrano incidenti mortali per i botti di Capodanno 2023, ma i feriti sono stati 180 (di cui 48 ricoverati), con un incremento rispetto al precedente anno (124 feriti e 31 ricoveri). E’ il bilancio dei festeggiamenti per il Capodanno diffuso dal Viminale.  

“In relazione alla gravità delle lesioni riportate, si registra un aumento nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni (169 a confronto dei 110 dello scorso anno). Per quanto riguarda invece i feriti gravi, con prognosi superiore a 40 giorni, si registra una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno (11 a fronte dei 14 del 2022) – spiega il report – In relazione al ferimento di minori, si registra un significativo aumento del dato complessivo: 50 a fronte degli 20 dello scorso anno”. Si registrano inoltre 11 ferimenti da colpi d’arma da fuoco, in lieve aumento rispetto ai dati del 2022 (10).  

Sono state inoltre 35 le persone arrestate e 273 quelle denunciate durante i festeggiamenti. “I dati relativi agli arresti, alle denunce e ai sequestri, riferiti al mese di dicembre del 2022, risultano in aumento rispetto allo scorso anno per quanto concerne le persone denunciate, mentre si registra una lieve diminuzione sul fronte degli arresti” si legge. L’anno scorso gli arrestati erano stati 37, le denunce 188.  

Ingente il numero di sequestri compiuti, tra cui 583 strumenti lanciarazzi, 8 armi comuni da sparo, 11.953 munizioni, 1.818 chili di polvere da sparo, 37.108 chili di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps, 26.246 chili di manufatti recanti la marcatura “CE”, 9.866 chili di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o “CE” perché illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi e/o altro. E ancora: 1.785.815 di parti di articoli pirotecnici di varia natura che, per motivi operativi, sono stati indicati dagli Uffici in parti anziché in chili, 72 detonatori e 1.301 capsule innescanti. 

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