Le forze politiche del centrosinistra che hanno costituito la coalizione e il progetto progressista che ha portato all’elezione di Rinaldo Melucci a sindaco di Taranto hanno deciso di lasciare la maggioranza dopo il caos di questi giorni dovuto all’adesione del primo cittadino al partito di Matteo Renzi, Italia Viva.
Ad annunciarlo, in una nota congiunta, sono il segretario del Partito democratico della Puglia, Domenico De Santis, il coordinatore regionale del Movimento 5 stelle, Leonardo Donno, e i segretari di Psi Puglia, Domenico Tanzarella, Verdi Puglia, Fulvia Gravame, e del movimento politico Con, Michele Boccardi.
«Diverse forze hanno già annunciato l’uscita dalla maggioranza e altre lo annunciano con questo documento – si legge -, ritenendo come unica possibilità di dialogo con Melucci il ripristino della maggioranza risultata vincitrice alle ultime elezioni e l’azzeramento dell’attuale composizione della giunta. Una ripartenza nel rispetto del mandato elettorale».
Le forze politiche del centrosinistra si sono riunite questa mattina alla luce dell’evoluzione del quadro politico dell’amministrazione di Taranto. «Forte – dicono i firmatari del documento – è lo sgomento e lo scollamento dall’entusiasmo che ci ha portato ad appoggiare l’attuale sindaco. In poco meno di 18 mesi la Giunta comunale ha subito decine di cambi, il trasformismo e i cambi di casacca sono stati numerosi. Abbiamo assistito e assistiamo a un teatrino deprimente, discussioni false sul programma mentre ormai il maggior partito della coalizione è diventata la forza che ha come leader l’ex presidente del Consiglio che negava il problema ambientale a Taranto ed è stato fautore dell’introduzione dello scudo penale e dei decreti che imponevano l’apertura dello stabilimento Ilva in barba alle salvaguardie minime tutele ambientali e sanitarie. Senza contare che oramai gli esponenti che abbiamo battuto nelle urne e non avevano partecipato al nostro progetto iniziale sono parte integrante di questa coalizione egemonizzandone il peso politico».