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Bollette, Pnrr, decreto rave: cosa ha detto Meloni oggi in conferenza

(Adnkronos) - Caro energia, misure per le bollette di luce e gas. Il decreto rave, il Pnrr, il reddito di cittadinanza, gli aiuti all'Ucraina. Sono alcuni dei temi che Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha toccato oggi nella conferenza stampa dopo l Consiglio dei ministri. Il Cdm era stato "prioritariamente convocato per l'approvazione della Nadef,…

(Adnkronos) – Caro energia, misure per le bollette di luce e gas. Il decreto rave, il Pnrr, il reddito di cittadinanza, gli aiuti all’Ucraina. Sono alcuni dei temi che Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha toccato oggi nella conferenza stampa dopo l Consiglio dei ministri. Il Cdm era stato “prioritariamente convocato per l’approvazione della Nadef, riusciamo per il 2022 a liberare circa 9,5 miliardi” da utilizzare per misure contro il caro energia. 

“Faccio – ha aggiunto – appello al parlamento che approvi il testo al più presto. Per il 2023 immaginiamo indebitamento al 4,3% che poi va a a scendere, così liberiamo 22 o 23 miliardi che ugualmente destiniamo in via esclusiva al caro energia. Sono oltre 30 miliardi di euro fino a fine 2023 per far fronte a crisi energetica”. 

Le misure adottate sull’energia non sono “solo sul piano emergenziale, non solo sul caro bollette, ma anche per permettere di essere questa nazione indipendente e autonoma. Il 24 novembre ci sarà un nuovo consiglio dei ministri dell’Energia, abbiamo molto acceso i riflettori per dare risposte concrete, il prezzo del gas sta scendendo, anche per la presa in carico della Ue della materia, ma dobbiamo dare segnali seri e concreti”, ha detto facendo riferimento al contesto europeo e evidenziando che “intanto noi ci dobbiamo mettere in sicurezza”. 

“Da gennaio prevediamo fino a due miliardi di metri cubi di gas a prezzi calmierati, che dovrebbero coprire buona parte delle nostre esigenze Abbiamo voluto approvare un’altra misura che riguarda il tema dell’energia, liberare alcune estrazioni di gas italiano favorendo e ampliando concessioni in essere o nuove concessioni – ha spiegato il premier – chiedendo ai concessionari di mettere a disposizione in cambio, da subito, da gennaio, tra 1 miliardo e 2 miliardi di metri cubi di gas da destinare ad aziende energivore a prezzi calmierati”. La misura – spiega – “riguarda per i primi due anni il 75% del gas potenziale che si potrà estrarre”. 

A livello internazionale, “il prezzo del gas sta scendendo, anche per effetto della presa in carico della Ue di questa materia. Questo ha portato la speculazione a scendere, ma non durerà molto”. Questo effetto “durerà ma solo se arriveranno segnali seri e concreti” da Bruxelles. 

“Una soluzione europea sul tema delle bollette è giusta e necessaria, ci sono posizioni variegate, noi siamo favorevoli: avendo noi una emergenza significativa, dovremo valutare come spendere bene anche le risorse esistenti, come il Repower Eu”. 

La gestione delle risorse è un tema di primaria importanza: “Con il mutato contesto alcune cose diventano difficili da fare per come erano previste prima, è una materia da affrontare con garbo e intelligenza, segnalato alla Ue”. Il discorso si intreccia con i ragionamenti relativi all’attuazione del Pnrr. 

“L’Art. 21 del Next generation EU merita valutazione di aggiornamenti, non ho trovato alcuna misura preconcetta”, ha detto ancora con riferimento a Bruxelles. “Il nostro obiettivo è spendere queste risorse e spenderle nel migliore dei modi”. 

In Italia si discute sul decreto rave varato nel primo Cdm. Il provvedimento è stato aspramente criticato dalle opposizioni: “Se qualcuno pensa che la norma si possa fare meglio” noi “siamo disponibili ad ascoltare, purché le critiche non siano pretestuose. Lontano dalla mia storia cercare di vietare le manifestazioni”, ha aggiunto. “Facciano altre proposte, ma non siamo la repubblica della banane, su questo non intendo tornare indietro”. 

Una domanda sulla posizione del governo in relazione al reddito di cittadinanza: “Sul reddito di cittadinanza e su altre materie rinviamo la discussione: sono materie infatti della legge di bilancio. Ci è stato chiesto un confronto con le parti sociali, la prossima settimana vedremo i sindacati, non sarebbe giusto dare indicazioni prima del coordinamento”.  

Il prossimo decreto per le armi all’Ucraina “E’ una domanda da fare al ministro della Difesa” in ogni caso “non penso che questo creerà problemi alla maggioranza, il centrodestra ha votato sempre compattamente, a sostegno della causa Ucraina, all’interno della Ue e della linea occidentale”. “Faremo – ha spiegato – tutto quello che bisogna fare. Manterremo gli impegni”. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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