Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo nel corso di Trani in Onda, la festa di Rai radio tre, ha sottolineato che «tutte le province italiane sono scese alla grande» in termini di natalità ma «in particolare quelle del Mezzogiorno, che ha adesso 20 milioni di abitanti ma in prospettiva perderà 4-5 milioni di persone nell’arco di qualche decennio».
«Il Sud a un certo punto si è allineato anzi ha superato nella tendenza – ha aggiunto – quella che è stata l’evoluzione del Paese perché quel modesto contributo dell’immigrazione, quella radicata di tipo famigliare non gli sbarchi che poi in qualche modo evolvono, è sostanzialmente al Nord».
«Ormai non c’è alcun Paese europeo – ha sottolineato il presidente dell’Istat- che ha più di due figli per donna, siamo tutti sotto il cosiddetto livello di ricambio generazionale. In Italia, abbiamo la provincia di Bolzano che non arriva a due figli per donna ma tutto sommato non è molto distante, ma se vai in Sardegna hai situazioni in cui c’è un figlio per donna».
Blangiardo ha concluso il suo intervento sostenendo che la popolazione invecchia ed è necessario adeguarsi ai cambiamenti e alle domande che pone, «e chi deve dare risposte deve capire la popolazione».