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Berlusconi “Non disperderemo l’esperienza Draghi”

ROMA (ITALPRESS) – “Ho detto più volte che non disperderemo quanto di buono ha fatto il governo Draghi, anche nella scelta delle persone, naturalmente”. Lo dice, intervistato dal Foglio, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che sottolinea: “Non ho alcuna difficoltà a ripetere” che “il sovranismo è una bufala da mettere da parte, è…

ROMA (ITALPRESS) – “Ho detto più volte che non disperderemo quanto di buono ha fatto il governo Draghi, anche nella scelta delle persone, naturalmente”. Lo dice, intervistato dal Foglio, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che sottolinea: “Non ho alcuna difficoltà a ripetere” che “il sovranismo è una bufala da mettere da parte, è un’idea stupida e stupidi sono quelli che ci credono”. “Il nostro centrodestra – aggiunge – non ha nulla a che vedere con le componenti di estrema destra che esistono in altri paesi, mentre in Italia sono fortunatamente ininfluenti perchè esiste una grande destra democratica. La nostra presenza – lo ripeto – è garanzia della vocazione democratica, europeista e atlantista della coalizione. Se così non fosse non potremmo farne parte”. In merito al conflitto in Ucraina sottolinea: “La guerra l’ha scatenata la Russia, violando il diritto internazionale e la sovranità di un paese. Questo ci ha portato a essere dalla parte dell’Ucraina, delle politiche del governo italiano, dell’Europa, della Nato, degli Stati Uniti”. “In passato – aggiunge – avevo sperato fosse possibile costruire un rapporto diverso con la Russia, ricordo che a Pratica di Mare nel 2002 – con il pieno consenso dei nostri alleati occidentali – si giunse per mia iniziativa all’accordo Nato-Russia che poneva fine a oltre 50 anni di Guerra Fredda e di terrore nucleare. Speravo che la Russia potesse essere un partner affidabile dell’occidente nell’affrontare le grandi sfide del 21esimo secolo, a partire dell’espansionismo cinese. Quello che sta accadendo in questi giorni nello Stretto di Taiwan dimostra quanto sia attuale e grave il pericolo che nasce dalle politiche del governo comunista di Pechino. Tuttavia questa speranza appartiene al passato, per questo ho detto che sono deluso. Continuo a sperare come ogni persona ragionevole in una pace negoziata il più presto possibile, ma naturalmente questo non può avvenire a spese della libertà del popolo ucraino”.
(ITALPRESS).

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