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Bce alza tassi di 50 punti base, nuovi aumenti in arrivo

(Adnkronos) - Ultima fra le grandi banche centrali, anche la Bce ha confermato il rallentamento nel percorso di rialzo dei tassi. Infatti nell'ultima riunione del 2022 il Consiglio direttivo dell'Eurotower ha deciso un rialzo di 50 punti dei tassi principali, che porta quello sui depositi al 2%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,50%…

(Adnkronos) – Ultima fra le grandi banche centrali, anche la Bce ha confermato il rallentamento nel percorso di rialzo dei tassi. Infatti nell’ultima riunione del 2022 il Consiglio direttivo dell’Eurotower ha deciso un rialzo di 50 punti dei tassi principali, che porta quello sui depositi al 2%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,50% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 2,75%. Ma nel comunicato finale la Bce sottolinea come “sulla scorta della consistente revisione al rialzo delle prospettive di inflazione, prevede ulteriori incrementi” nelle prossime sedute. 

Il Consiglio direttivo della Bce “ha deciso oggi di innalzare i tassi di interesse e prevede ulteriori significativi aumenti, perché l’inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e, secondo le proiezioni, si manterrebbe su un livello superiore all’obiettivo per un periodo di tempo troppo prolungato”. Nel comunicato finale del Consiglio si segnala come gli esperti dell’Eurosistema “hanno rivisto significativamente al rialzo le proiezioni sull’inflazione, che si porterebbe in media sull’8,4% nel 2022 per poi scendere al 6,3% nel 2023”. L’inflazione – continua la nota dell’Eurotower – “dovrebbe registrare una marcata riduzione in corso d’anno, per poi collocarsi in media al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025”. Al netto della componente energetica e alimentare l’inflazione sarebbe pari in media al 3,9% nel 2022 e aumenterebbe al 4,2% nel 2023, per poi diminuire al 2,8% nel 2024 e al 2,4% nel 2025. 

“Nell’attuale e nel prossimo trimestre l’economia dell’area dell’euro potrebbe subire una contrazione dovuta alla crisi energetica, all’elevata incertezza, all’indebolimento dell’attività economica mondiale e alle condizioni di finanziamento più restrittive”, comunica inoltre la Bce che ha esaminato le ultime proiezioni degli esperti dell’Eurosistema che stimano “una recessione relativamente breve e poco profonda”. 

Alla luce della recessione in arrivo, la Bce ha rivisto “significativamente al ribasso rispetto alle proiezioni precedenti” la stima sulla crescita nel 2023, che si preannuncia “contenuta”. Le nuove stime degli esperti dell’Eurotower indicano una crescita economica del 3,4% nel 2022, dello 0,5% nel 2023, dell’1,9% nel 2024 e dell’1,8% nel 2025. Infatti, si sottolinea, “oltre il breve periodo l’espansione economica dovrebbe segnare una ripresa, con il venir meno delle circostanze sfavorevoli”. 

Con diversi mesi di ritardo sulla Fed, anche la Bce avvia la riduzione del proprio bilancio. Infatti la riunione del Consiglio direttivo ha deciso che a partire dagli inizi di marzo 2023, il portafoglio del Programma di acquisto di attività (PAA) sarà ridotto a un ritmo “misurato e prevedibile”, grazie a un reinvestimento “parziale” dei titoli in scadenza. Il ritmo di tale riduzione sarà pari in media a 15 miliardi di euro al mese sino alla fine del secondo trimestre del 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo. 

 

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