(Adnkronos) – “Banchero ci ha presi in giro”. Gianni Petrucci, presidente della Federbasket (Fip), incassa la decisione di Paolo Banchero. La stella degli Orlando Magic, figlio di un italo-americano di origini liguri, dopo un lungo tira e molla ha scelto di giocare per gli Stati Uniti a partire dai prossimi Mondiali – in programma dal 25 agosto – e non per l’Italia, a cui pure aveva mostrato disponibilità.
“Scelta legittima – dice Petrucci in un’intervista a La Gazzetta dello Sport – ma bastava una telefonata per comunicarcela, invece l’abbiamo saputo dalle agenzie. E nei giorni scorsi, quando è stato a Milano, ha evitato ogni contatto con il Poz”. Pozzecco, ct della Nazionale, questo inverno era volato fino in Florida proprio per parlare con Banchero e provare a convincerlo a scegliere la maglia azzurra.
“Era stato sviluppato un piano per investire sulla sua immagine in Italia”, conferma Petrucci, che evidentemente però non ha convinto il giocatore e il suo agente, Mike Miller. Ma più della decisione in sé è il modo in cui si è sviluppata che ha dato fastidio ai vertici della Fip: “La considero una presa in giro. Non siamo noi gli illusi, ho una cronologia di sue dichiarazioni. Intanto nel 2019 la sua famiglia voleva diventare italiana e noi l’abbiamo aiutata. Poi nel 2020 ha dichiarato che voleva aiutare l’Italia a qualificarsi per i Giochi di Parigi e in seguito che la sua intenzione era di giocare per la nazionale se non questa estate, in quella successiva. In ultimo il padre di Paolo ha scritto al nostro direttore generale Trainotti chiedendogli di aiutare la sua famiglia a venire in Italia”.
“Quando ha capito il suo valore all’interno della Nba è terminato l’aspetto romantico”, dice Petrucci alludendo alla crescita esponenziale delle quotazioni del ragazzo, entrato nella Nba con la prima chiamata assoluta al Draft 2022 e poi diventato Rookie dell’Anno solo pochi mesi fa. “Tradimento è una parola grossa – dice ancora il n°1 della Fip – nello sport queste situazioni accadono e ci sono allenato, ma chiudo citando Pirandello: ‘Esistono tante maschere e pochi volti’. Ho detto tutto”.