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Basilicata: non c’è accordo tra i partiti, crisi alla Regione. Bardi azzera la giunta

È arrivata, probabilmente con qualche settimana di ritardo, l’attesa conferenza stampa del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, attraverso la quale, è stata ufficialmente azzerata la Giunta regionale. In un contesto caratterizzato da diverse tematiche urgenti relative alla difficile gestione della pandemia da Covid-19, all’inaspettata emergenza dello shock energetico, ai delicati programmi di ripresa per…

È arrivata, probabilmente con qualche settimana di ritardo, l’attesa conferenza stampa del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, attraverso la quale, è stata ufficialmente azzerata la Giunta regionale.

In un contesto caratterizzato da diverse tematiche urgenti relative alla difficile gestione della pandemia da Covid-19, all’inaspettata emergenza dello shock energetico, ai delicati programmi di ripresa per il Pnrr e ai tragici eventi dettati dalla crisi internazionale e da una guerra nel cuore dell’Europa, Bardi ha ribadito come «ci troviamo di fronte ad una difficoltà politica, ad una crisi di composizione di interessi tra le forze politiche che, dato lo scenario, ritengo avrebbe dovuto conoscere ben altra e facile soluzione. Una crisi che mi sembra davvero surreale e che per i cittadini di Basilicata, come per me, appare incomprensibile».
Il governatore ha precisato come la seconda parte della legislatura sia stata avviata con una richiesta di rimpasto della Giunta proposta dalla Lega e con un confronto serrato tra i partiti della maggioranza per aggiornare l’agenda politica e il nuovo assetto. Il primo esponente della politica lucana ha evidenziato la sua iniziale incredulità, ma ha da sempre sperato di ottenere altri risultati: «Nonostante ciò, mi è stato proposto dalla Lega di rivedere la nostra agenda programmatica con distinguo, precisazioni, sollecitazioni a farci carico di alcune questioni più che di altre. Mi è sembrato doveroso accogliere questo invito – sostiene – nell’auspicio che servissero a spronarci a un rinnovato impegno e a perimetrare meglio e di più il lavoro di questa seconda parte della legislatura. In questa prospettiva ho chiesto anche agli altri partiti della maggioranza dei documenti programmatici, cercando per parte mia di richiamare l’attenzione sulle questioni maggiormente correlate ai maggiori fattori di crisi, alle principali urgenze. Questo percorso che avrebbe poi dovuto tradursi in proposta di nuovo governo, ha trovato l’impaccio dell’armonizzazione tra interessi politici programmatici e legittime aspirazioni personali, di fatto non trovando una quadra. I tempi della politica non sembrano coincidere con i tempi della storia».
Dinamiche incomprensibili per Bardi, il quale ora ha scelto di intervenire in maniera diretta, dopo aver cercato a lungo di mediare tra le parti. «Per affrontare un tempo così gravido di imprevisti – ha affermato Bardi – non credo ci sia più spazio per rivendicazioni di carattere personale, o pretese di poltrone a tutti i costi, senza fare i conti da un lato con le aspettative degli altri partiti e dall’altro con l’interesse generale di poter contare su un governo coeso e unito. In questo momento non mi resta che prendere atto di una fase di stallo, di questa difficoltà a comporre interessi politici e aspettative individuali».
Revocate dunque le deleghe assessorili con il fine di accelerare il processo di ricomposizione del quadro politico. «Questo servirà anche per richiamare ogni consigliere regionale ad anteporre agli interessi di parte e alle aspirazioni personali il senso dell’ora presente, la piena consapevolezza di un tempo straordinario e gravido di urgenze. Un invito soprattutto rivolto ai colleghi della maggioranza, non più in privato, con la cordialità e la sincerità che mi contraddistingue nei rapporti interpersonali, ma pubblicamente, perché all’opinione pubblica che ora dobbiamo dare risposta».
Infine il presidente ha annunciato che incontrerà tutti i consiglieri regionali per verificare se vi è condivisione di lettura della gravità dei fattori di contesto, delle urgenze da affrontare, e in ultima analisi della volontà di procedere in questa legislatura. Bardi dice stop ai dissidi e fa partire il countdown: è il momento di trovare la quadra perché il tempo e la pazienza sono davvero terminati.

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