Nell’ultimo mese il Comune di Bari ha distribuito quasi 10mila pasti nell’ambito del Piano operativo per l’emergenza freddo predisposto dall’assessorato al Welfare in collaborazione con la rete cittadina per il contrasto alla povertà estrema.
A rendere noti i numeri, riferiti al periodo compreso tra l’11 dicembre scorso e oggi, è l’assessora Francesca Bottalico.
Nello stesso lasso di tempo sono state 60 le richieste per lo sportello psicologico over 65, 236 telefonate per il telefono amico e 128 chiamate. Il progetto Sorveglianza attiva è a cura del Centro anziani gestito dalla cooperativa sociale Gea.
Per quanto riguarda il Centro polifunzionale per il contrasto alla povertà estrema Area 51, sono somministrati 4.788 pasti tra colazione, pranzo e cena, registrati 2.054 accessi per docce e servizi igienici e 414 fra servizi di deposito bagagli e distribuzione di indumenti.
Sono inoltre state garantite 1.706 prestazioni di segretariato sociale e ascolto e 671 servizi di altra tipologia.
Il Comune di Bari evidenzia, inoltre, che la rete delle parrocchie della Caritas diocesana ha provveduto alla distribuzione di 4.881 pasti complessivi su tutto il territorio cittadino, mentre il Pronto intervento sociale ha ricevuto 451 segnalazioni, con 56 interventi in loco e 87 in reperibilità, oltre a 260 richieste di accoglienza, con due inserimenti in chill house, 67 inserimenti nel centro Andromeda, 88 in Case di comunità e 10 in Comunità per minori.
Le maggiori criticità riscontrate, fa sapere l’amministrazione comunale, riguardano le persone senza dimora o in difficoltà alloggiativa (371), migranti (287), anziane (24), persone con patologie psichiatriche (25), sanitarie (71), dipendenze (26), minori vulnerabili (62) e persone con problemi di degrado abitativo, sgomberi o sfratti (68).