La carriera alias arriva al “De Nittis”. Nel liceo artistico barese è entrato in vigore il regolamento che consente, tra le altre cose, agli studenti che non si riconosco nel proprio genere di nascita, di essere indicati, nei registri scolastici, col proprio nome d’elezione. Una decisione salutata dagli studenti come «un gran risultato» e che allinea il De Nittis alle altre scuole del capoluogo dove il regolamento è già in vigore.
La carriera alias si pone l’obiettivo di garantire alle studentesse e agli studenti, in transizione di genere, di «vivere in un ambiente di studio sereno, attento alla tutela della privacy e alla dignità dell’individuo, idoneo a favorire i rapporti interpersonali». Il protocollo consiste nell’assegnazione di un’identità provvisoria, «transitoria e non consolidabile». Trattasi di una modifica della carriera reale che rappresenta l’anticipazione dei provvedimenti che si renderanno necessari al termine del procedimento di transizione di genere. Il liceo artistico di via Timavo è il quarto istituto scolastico in cui la carriera alias entra in vigore. Prima del “De Nittis”, l’apertura era arrivata dall’istituto d’istruzione superiore “Giulio Cesare” e dal liceo scientifico “Arrigo Scacchi”.
Il regolamento è stato approvato anche in una scuola media, la “Massari-Galilei”. Sono state le prime due scuole, però, quelle inserite nella “blak list” delle associazioni romane “Pro Vita & Famiglia” e “Generazione famiglia”, che a dicembre diffidarono 150 istituti in tutta Italia in cui la carriera alias era entrata in vigore. Una vicenda che non scosse affatto le due scuole del capoluogo, i cui vertici dichiararono di mettere sempre prima i diritti degli alunni.
Con l’approvazione del De Nittis, sono quindi quattro le scuole in cui il regolamento è in vigore.
«È stato un percorso molto impegnativo portato nella nostra scuola, ma che ci ha portato al grande risultato di avere la carriera alias anche nel nostro istituto, ovvero un profilo burocratico, valido all’interno della scuola che dà la possibilità di sostituire il nome anagrafico con il nome scelto», ha dichiarato Claudio Tartaglione, rappresentante d’istituto del liceo di via Timavo. «Ancora una volta abbiamo fatto un passo contro le discriminazioni di genere da cui dobbiamo trarre la volontà per lottare sempre di più e ottenere sempre più vittorie per i diritti di tuttiə gli studenti» è il commento di Samuele Gallozzi, Uds Bari.
«Con questo governo che nega molti, spesso troppi diritti fondamentali alla comunità LGBT – prosegue Gallozzi – questa vittoria è fondamentale per tutta la comunità studentesca».