Scadono oggi le 72 ore concesse anche ai 70mila piccoli azionisti della Banca popolare di Bari per votare in vista dell’assemblea in programma il 12 giugno prossimo quando saranno ufficializzate le nuove nomine dell’istituto di credito, tra cui il nuovo Consiglio di amministrazione e il suo presidente.
Mediocredito centrale, che detiene il 98% delle azioni, propone l’imprenditore Pasquale Casillo quale nuovo presidente del cda e Ignazio Parrinello presidente del collegio sindacale.
AssoazionistiBpb e il comitato indipendente AzionistiBpb, intanto, segnalano che la procedura di voto per i soci è «complessa e sofisticata» e di fatto «impedisce di esercitare il diritto sociale primario alla stragrande maggioranza dei soci».
L’assemblea sociale, spiegano le associazioni, è «virtuale, digitale e non in presenza, convocata per eleggere gli organi di amministrazione e controllo di una delle banche locali più importanti del Sud Italia», e si «affianca a un sistema di voto che esclude e tende a non far partecipare i soci alle scelte più importanti che una società di capitali periodicamente è chiamata a svolgere».
Per le assemblee di piccoli azionisti si tratta di «un omicidio perfetto delle regole sociali e democratiche, compiuto di fatto dallo Stato (attraverso suoi rappresentanti) a discapito di 70mila cittadini», di fronte «all’ennesimo silenzio assordante dei tanti (sindaco, presidente di Regione e parlamentari) che dovrebbero rappresentare ed essere voce dei cittadini e che invece si voltano da altre parti».
