Sei mesi di attesa se va bene, ma c’è chi ne ha aspettati di più: rinnovare il passaporto a Bari continua a essere un’odissea. A un anno dalla prima rilevazione, Altroconsumo ha aggiornato l’inchiesta relativa ai passaporti, provando a prenotare un appuntamento per il rilascio sulla piattaforma ministeriale che fornisce le disponibilità presso i commissariati presenti all’interno della provincia. Dalle nuove rilevazioni sui tempi di attesa in 17 città (Bari, Ancona, Bologna, Bolzano, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Pordenone, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia), effettuate il 14 novembre, emerge che non è cambiato nulla, anzi, la situazione è addirittura peggiorata.
Nel capoluogo pugliese lo scorso anno vi era un’attesa media di 58 giorni per prendere un appuntamento che sono diventati 158 adesso, rendendola una delle città più lente insieme a Venezia, Bolzano, Cagliari, Napoli, Reggio Calabria e Ancona. Numeri disastrosi se confrontati con quelli delle amministrazioni più virtuose: imbattibile Perugia, dove il primo appuntamento è addirittura il giorno dopo. Ottima Pescara, due giorni dopo e Roma che ha le stesse tempistiche. Non così veloce, ma con tempi ragionevoli anche Palermo con 21 giorni di attesa che migliora il risultato dell’anno precedente quando ce ne volevano più di 50.
A cosa sono dovuti i tempi così lunghi? Dopo la pandemia si è tornati a viaggiare e si sono accumulate le richieste di passaporti nel frattempo scaduti e poi c’è stata la Brexit che ha imposto ai tanti che si recano nel Regno Unito di munirsi di passaporto anziché, com’era prima, della sola carta d’identità. Infine, ci sono anche le nuove cittadinanze che, come primo atto, portano alla richiesta di passaporto che, con l’introduzione delle impronte digitali elettroniche, può essere gestita solo da questure e commissariati e non più dai Comuni. In più, manca il personale e quindi gli uffici preposti sono aperti al pubblico con tempi inadeguati alle necessità e il sistema digitale per la prenotazione online funziona male.
Non si tratta solo di una questione burocratica: i cittadini hanno il diritto di ottenere il passaporto in tempi ragionevoli per potersi muovere liberamente anche al di fuori dell’Unione europea dove serve solo la carta di identità. Al problema dei tempi estremamente dilatati si aggiunge poi quello dei costi. Il passaporto italiano è tra i più cari d’Europa. Infatti, in Italia fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro, molto di più che in altri Paesi europei a parità di validità (10 anni). Ad esempio, in Spagna costa 30 euro e in Germania 60 euro. E il Belpaese non fa sconti nemmeno ai minori anche se il passaporto dura meno.