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Arriva la nuova Suzuki V-Strom 1050 MY23

TORINO (ITALPRESS) – Suzuki celebra il 20° anniversario della famiglia V-Strom rivisitando in maniera profonda la V-Strom 1050. La quarta generazione è il modello di punta di una gamma diventata nel tempo così conosciuta da essere ormai un brand a se stante nel mondo a due ruote di Hamamatsu, considerata da tutti sinonimo di affidabilità…

TORINO (ITALPRESS) – Suzuki celebra il 20° anniversario della famiglia V-Strom rivisitando in maniera profonda la V-Strom 1050. La quarta generazione è il modello di punta di una gamma diventata nel tempo così conosciuta da essere ormai un brand a se stante nel mondo a due ruote di Hamamatsu, considerata da tutti sinonimo di affidabilità e di qualità. Con il Model Year 23 la gamma è caratterizzata da due versioni ben distinte, una dal taglio turistico più convenzionale e l’altra dall’inedita e marcata predisposizione ai grandi raid e all’off-road. La V-Strom 1050DE debutta sul mercato e, con le sue caratteristiche, si rivolge ai motociclisti che cercano una moto che incarni il massimo della versatilità anche lontano dall’asfalto, ma che non imponga compromessi in fatto di comodità anche nell’uso quotidiano. I percorsi stradali e le strade bianche restano invece l’habitat naturale, che compie importanti passi avanti rispetto al passato. Grazie a un aggiornamento tecnico profondo V-Strom 1050 è più pratica e piacevole in ogni condizione d’impiego diventando l’indiscusso punto di riferimento della categoria.
La filosofia che ha ispirato la V-Strom 1050 è “The Master of Adventure – Ovunque ti porti il tuo viaggio”. Questa moto è il risultato degli studi fatti da Suzuki per incontrare le esigenze di un pubblico più vasto e variegato. Pur condividendo il motore, il telaio e i componenti elettronici, le due versioni ora si rivolgono a motociclisti con vocazione diversa. E’ pensata per muoversi prevalentemente sui terreni stradali, per massimizzare il comfort nel turismo a lungo raggio e per fornire prestazioni esaltanti nelle strade tortuose. Tra le sue caratteristiche chiave ci sono i cerchi in lega di alluminio – anteriore da 19 pollici e posteriore da 17 pollici – equipaggiati con pneumatici Bridgetsone Battlax Adventure A41. Un’altra novità è il grande cupolino, dotato di un rapido sistema di regolazione in altezza. Anche la sella del pilota può essere settata su due livelli, permettendo così a chiunque di trovare la posizione di guida più comoda.
Il diverso carattere che contraddistingue la V-strom 1050DE traspare sin dal primo sguardo e non solo per le colorazioni e le grafiche specifiche o per il suo parabrezza corto e fumè. I principali elementi distintivi della V-STROM 1050DE sono i cerchi a raggi, anteriore da 21 pollici, sormontato da un parafango specifico in tre pezzi. Questa moto appare più alta, grazie a sospensioni con maggiore escursione, che aumentano l’altezza minima da terra e quella della sella, che si trova a 880 mm dal suolo. L’intera ciclistica è ottimizzata in funzione delle nuove ruote e per assecondare la maggiore attitudine all’off-road, Aumentano infatti l’escursione delle sospensioni, l’interasse (+40 mm, per 1.595 mm totali) e l’inclinazione del cannotto di sterzo (27° 30′ contro 25° 40′), il tutto per migliorare la stabilità e il controllo sui terreni accidentati. Inediti sono anche il forcellone, più lungo e irrigidito circa del 10% e il manubrio a sezione variabile, più largo di 20 mm.
Appannaggio esclusivo sono gli pneumatici semi-tassellati Dunlop Trailmax Mixtour, le pedane maggiorate in acciaio, la catena di trasmissione rinforzata, la protezione paracoppa in alluminio e le barre paramotore di serie. A livello elettronico la V-STROM 1050DE dispone della possibilità di disattivare l’ABS sulla ruota posteriore e di una nuova modalità G (Gravel) come impostazione aggiuntiva del sistema STCS, che consente un certo slittamento controllato della ruota in accelerazione. Entrambe queste novità elettroniche aiutano il pilota nella guida sui terreni a bassa aderenza. Entrambe le versioni sono accomunate dal motore, dal telaio e da un’elettronica avanzata, gestita in modo integrato nell’ambito del S.I.R.S.-Suzuki Intelligent Ride System, che sfrutta anche i dati rilevati da una piattaforma inerziale Bosch a tre assi. Emblema della raffinata tecnologia impiegata dalla Casa di Hamamatsu è il nuovo display TFT LCD a colori da 5 pollici, che presenta in modo chiaro e ben leggibile un ricco assortimento di informazioni.
Il telaio in alluminio, leggero e resistente al tempo stesso, è stato irrobustito nella zona posteriore e con la sua doppia trave abbraccia la più recente evoluzione del bicilindrico a V di Suzuki, capace di erogare oltre 107 CV. Il pilota può sfruttare tale potenza in diverse configurazioni. L’acceleratore elettronico ride-by-wire, il cui comando è stato leggermente indurito per garantire un miglior controllo, interagisce con il sistema “Scegliiltiro” (Suzuki Drive Mode Selector – SDMS). Questo dispositivo permette di selezionare tre differenti curve di erogazione e di modificare la risposta del motore all’acceleratore. Il pilota può poi regolare il sistema “Aprisereno” (Suzuki Traction Control System) su tre livelli (quattro per la versione DE, che ha anche la funzione G – Gravel) oppure disattivarlo. Chi guida può inoltre impostare a proprio piacimento una velocità lasciando poi il compito di mantenerla al cruise control, il cui range d’azione è stato adesso ampliato con una modifica del software.
Sulla versione 2023 arriva per la prima volta il sistema “Cambiarapido” (Bi-directional Quick Shift System), che permette di passare alla marcia superiore o a quella inferiore senza usare la frizione, un’opportunità che riduce l’affaticamento nelle lunghe giornate in sella. Molto sofisticato è pure l’impianto frenate messo a punto da Suzuki, che infonde grande tranquillità al pilota aumentando la sicurezza di marcia. Il Sistema “Frenainpiega” – Motion Track Brake System consente l’attivazione dell’ABS anche quando la moto si trova piegata in curva. Il sistema “Spuntofacile” – Hill Hold Control System assicura invece partenze più graduali in salita, impedendo che la moto arretri per un certo tempo anche se si rilasciano i freni. Dal canto suo, il sistema “FrenaSicuro” – grazie al Slope Dependent Control System, garantisce frenate più stabili in discesa, e grazie al Load Dependent Control System, ripartisce la frenata in maniera automatica tra i due assi in funzione del carico. A completare il quadro del S.I.R.S. ci sono poi il sistema “Partifacile” (Low RPM Assist) e il Suzuki Easy Start System.
La V-Strom 1050 è disponibile in tre livree bicolore: Blu Varsavia, Grigio Istanbul e Nero Nairobi mentre chi opta per la V-STROM 1050DE potrà scegliere tra tre colorazioni bicolore: Giallo Luxor, Blu Rodi e Nero Nairobi. In tutti i casi le selle e le ruote sono coordinate e gli abbinamenti proposti mettono in risalto eleganza o sportività. Entrambi i modelli possono essere personalizzate e adattate ai gusti e alle esigenze di ciascuno grazie a u
n ricco catalogo di accessori originali.

foto: ufficio stampa Suzuki Italia

(ITALPRESS).

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