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Allarme Pnrr, convocazione straordinaria. Draghi: «Fiducia entro maggio»

«Chi mette a rischio il Pnrr per ragioni di propaganda elettorale si assume una grande responsabilità in un periodo delicato come quello che stiamo affrontando». Sono le parole del premier Mario Draghi che ha convocato nella serata di ieri un Consiglio dei Ministri straordinario, durato poco più di quindici minuti. Nella riunione con i ministri…

«Chi mette a rischio il Pnrr per ragioni di propaganda elettorale si assume una grande responsabilità in un periodo delicato come quello che stiamo affrontando». Sono le parole del premier Mario Draghi che ha convocato nella serata di ieri un Consiglio dei Ministri straordinario, durato poco più di quindici minuti.

Nella riunione con i ministri dell’Esecutivo, l’ex Numero Uno della Bce ha chiesto di velocizzare l’iter di approvazione del ddl concorrenza, per evitare di non rispettare le scadenze del Pnrr. Dopo aver ripercorso la cronistoria dei vari passaggi in Senato del ddl, Draghi ha segnalato la necessità «nel pieno rispetto delle prerogative parlamentari», di porre in essere tutte le iniziative per richiedere un’iscrizione in Aula del provvedimento entro la fine di maggio, in modo da pervenire a una rapida approvazione e procedere alla trasmissione alla Camera.

Il premier ha anche chiesto al Cdm di apporre la fiducia qualora fosse necessario sul testo condiviso. I ministri – riferiscono alcuni presenti – hanno autorizzato la fiducia sul ddl concorrenza qualora le circostanze lo rendessero necessario. Il Consiglio dei Ministri dà l’assenso a porre la questione di fiducia sul ddl Concorrenza. «Il mancato rispetto di questa tempistica – ha aggiunto il Presidente Draghi – metterebbe a rischio, insostenibilmente, il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del Pnrr, punto principale del programma di Governo».

Se non si arriverà a un accordo sul ddl concorrenza la fiducia verrà messa sul testo base, altrimenti – nel caso si arrivasse ad un accordo in commissione – verrà posta sul testo modificato, frutto dell’intesa. Lo avrebbe spiegato il premier Mario Draghi ai ministri convocati d’urgenza. «Nessuna ramanzina o strigliata», assicurano diversi ministri al termine della riunione.

«Il mancato rispetto» della tempistica per l’approvazione del ddl concorrenza «metterebbe a rischio, insostenibilmente, il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del Pnrr, punto principale del programma di Governo», avrebbe detto, secondo fonti di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio.

«A rischio il Pnrr anche a fronte di una raggiunta intesa che tiene conto dei punti di vista delle categorie. Il Pd lavora prima di tutto per realizzare le riforme necessarie ad ottenere e utilizzare le risorse europee. Questa è la ragione per cui è nato questo Governo. Per questo, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a sostenere le soluzioni che l’Esecutivo riterrà più opportune. In questo senso abbiamo dato adesione alla proposta di porre la questione di fiducia sul Ddl Concorrenza». Così il Ministro del Lavoro Andrea Orlando uscendo da Palazzo Chigi al termine del Cdm.

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