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Agricoltura, De Castro: “Clima è cambiato in Ue, sforzo per raccontare passi avanti su green”

(Adnkronos) - "Il clima è cambiato, c'è una pressione di carattere ambientale a Bruxelles a causa di fortissime associazioni animaliste europee. Per la prima volta vediamo una pressione così forte sull'opinione pubblica, tutti contro la Pac e l'agricoltura". E' l'allarme lanciato da Paolo De Castro, eurodeputato e membro della commissione Agricoltura del Parlamento europeo intervenuto…

(Adnkronos) – “Il clima è cambiato, c’è una pressione di carattere ambientale a Bruxelles a causa di fortissime associazioni animaliste europee. Per la prima volta vediamo una pressione così forte sull’opinione pubblica, tutti contro la Pac e l’agricoltura”. E’ l’allarme lanciato da Paolo De Castro, eurodeputato e membro della commissione Agricoltura del Parlamento europeo intervenuto all’assemblea annuale di Unaitalia, l’associazione dei produttori di carni bianche italiana.  

“Anche in paesi tradizionalmente vicini all’agricoltura come la Francia, non c’è giorno i cui i giornali attaccano l’agricoltura, in quanto non è biologica, non è attenta all’uso della chimica e questo sta cambiando l’opinione pubblica” ha sottolineato De Castro invitando a fare “uno sforzo per riannodare l’opinione pubblica che spieghi e legittimi i passi avanti fatti dall’agroalimentare europeo, l’Italia è il paese che ha maggiormente ridotto del 30% l’uso dei principi attivi chimici e dobbiamo raccontarlo, perché secondo la commissione l’Italia dovrebbe ridurre del 62% i principi chimici entro 2030, ma qualcosa non va, anche paragonare il settore zootecnico alle emissioni industriali non regge”.  

“In Europa ci sono regolamenti sui fitofarmaci, per il ripristino della natura, e ne vengono annunciati uno nuovo sulla sostenibilità e sul benessere animale, rischiamo entro l’anno 7, 8 nuovi regolamenti sul settore agroalimentare in chiave ambientale, difficili da digerire” ha sottolineato De Castro spiegando che l’agricoltura “è il primo settore manifatturiero in termini di fatturato, occupazione ed esportazioni in Europa, il secondo in Italia” e che “il prossimo anno ci sarà una nuova legislatura e una nuova commissione”.  

La prossima settimana alla plenaria di Strasburgo (11-14 luglio) ci sarà il voto sulla direttiva per le emissioni industriali e in gioco c’è la sorte degli allevamenti di bovini. “La commissione Agricoltura a larga maggioranza ha visto escludere i bovini, mentre la commissione Ambiente, per un solo voto, ha rimesso dentro i bovini, quindi è fondamentale il voto finale in Plenaria sugli emendamenti della Comagri. Sono fiducioso che l’Aula accetterà alla fine la posizione della commissione Agricoltura”.  

“Ci lascia ben sperare che prevalga la posizione della Comagri piuttosto che quella della commissione Salute”, intervenendo all’assemblea di Unaitalia a Roma. “La direttiva già comprende i suini e gli avicoli ma la novità, a nostro avviso sbagliata, è avere incluso i bovini perché – ha spiegato – in gran parte d’Europa sono allevati al pascolo e allora come si fa a controllare le emissioni industriali? Sarebbe un incentivo a metterli tutti in stalla” ha concluso De Castro.
 

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