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A Bari è boom di B&B e affittacamere. In 4 mesi sono cresciuti del 27%

Bari scarseggiano le case in affitto, ma in soli quattro mesi le strutture ricettive non alberghiere presenti in città sono aumentate di oltre il 27%. Un dato, documentato dal Registro regionale delle strutture ricettive non alberghiere, che fotografa il periodo felice per le locazioni turistiche “low cost” nel capoluogo, che hanno quasi raddoppiato il tasso…

Bari scarseggiano le case in affitto, ma in soli quattro mesi le strutture ricettive non alberghiere presenti in città sono aumentate di oltre il 27%. Un dato, documentato dal Registro regionale delle strutture ricettive non alberghiere, che fotografa il periodo felice per le locazioni turistiche “low cost” nel capoluogo, che hanno quasi raddoppiato il tasso di crescita dell’intera Puglia, che invece si ferma al 15,9%.
La piattaforma online prende in considerazione l’intervallo di tempo che va dal 5 marzo al 3 luglio di quest’anno. Secondo i dati forniti dal registro regionale, a marzo il numero delle strutture turistiche non alberghiere a Bari si fermava a 1.741. A pochi mesi di distanza, le stese conteggiate in città sono salite a 2mila 222. Un incremento, appunto, del 27,63%. Un balzo considerevole è stato fatto dalla sottotipologia “affittacamere”, che ha registrato un incremento del 20,4%, passando dalle 127 strutture disponibili a marzo alle attuali 153. Crescono dell’8,33% anche le case e gli appartamenti disponibili sul mercato. Stabile, invece, il dato relativo agli alloggi agrituristici con ricetività, dei residence, delle case per ferie, delle residenze turistico alberghiere e dei villaggi turistici. I dati presi in considerazione dalla piattaforma regionale fotografano, però, una differenza di crescita all’interno dello stesso settore dei b&b. All’interno di questo tipo di strutture, infatti, crescono quelli che la piattaforma online definisce b&b imprenditoriali (2,33%), mentre diminuiscono i b&b a conduzione familiari (-7,89%), a dimostrazione di come il settore stia diventando un vero e proprio business specializzato.
Cosa succede, invece, nel Barese e nell’intero territorio pugliese? Nel resto della provincia, come nel resto della regione, le strutture ricettive non alberghiere crescono, seppure con tassi inferiori rispetto al capoluogo. Nella provincia di Bari, per esempio, nello stesso periodo preso in esame (marzo-luglio 2023), questa tipologia di strutture è cresciuta del 19,69%, trainata dal boom turistico registrato in città. Nell’intera regione, invece, l’incremento è stato minore. Le strutture ricettive non alberghiere sono infatti aumentate del 15,9%, passando dalle 33mila 901 di marzo alle attuali 39mila 321.

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