Una donna di 76 anni è morta, a seguito di un malore improvviso, nell’ospedale di Altamura. I familiari, pur scossi da quanto accaduto, hanno dato il consenso alla donazione degli organi che ora daranno una speranza a chi ne ha bisogno.
Il prelievo multiorgano è stato eseguito nella notte: alla donna sono stati prelevati il fegato, i reni e le cornee. Lunga e complessa la procedura per l’espianto degli organi, che ogni volta può arrivare a coinvolgere sino a 200 operatori sanitari, prima con la constatazione di morte cerebrale e poi con le attività di prelievo e valutazione di compatibilità degli organi ai fini del trapianto.
Dalla donazione al trapianto sono tante le professionalità impegnate sul campo, in sala operatoria e fuori, a partire dall’unità operativa di Anestesia e Rianimazione del “Perinei” diretta dal dottor Sante Popolizio e dal team di Rianimazione guidato dal dottor Domenico Gaudio, anche quale coordinatore di presidio per la donazione e i trapianti. Una “macchina” della solidarietà che in una intensa giornata ha visto la partecipazione, a diverso titolo, della direzione medica di presidio, del Laboratorio analisi, del Coordinamento aziendale della donazione e del Coordinamento regionale trapianti, così come delle diverse équipe chirurgiche che hanno prelevato il fegato (Napoli), i reni (Policlinico di Bari) e, per le cornee, l’équipe di Oculistica dell’ospedale della Murgia diretta dal dottor Vito Primavera.
La direzione generale dell’Asl Bari «ringrazia tutti gli operatori coinvolti e, in modo particolare, i familiari della donatrice per la grande sensibilità e generosità dimostrate nel donare un’altra opportunità alle tante persone in attesa di un trapianto», si legge in una nota dell’azienda sanitaria barese.