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Regione Puglia, Stellato rientra in maggioranza? FdI rispolvera l’anti-trasformisti

In attesa di capire se reggerà l’accordo in maggioranza sulla riforma della legge elettorale e l’adeguamento dello Statuto alla previsione di 40 consiglieri, le minoranze si preparano a giocare la loro partita. La destra In linea di massima Fratelli d’Italia è favorevole alla modifica dello Statuto per scongiurare possibili ricorsi giudiziari che potrebbero invalidare il…
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In attesa di capire se reggerà l’accordo in maggioranza sulla riforma della legge elettorale e l’adeguamento dello Statuto alla previsione di 40 consiglieri, le minoranze si preparano a giocare la loro partita.

La destra

In linea di massima Fratelli d’Italia è favorevole alla modifica dello Statuto per scongiurare possibili ricorsi giudiziari che potrebbero invalidare il voto. Tuttavia i meloniani respingono ogni ipotesi di accordo su consigliere supplente o sbarramento elettorale con qualche apertura sulla legge “anti-sindaci”. Di diverso parere Forza Italia e Lega che si dicono pronti a discutere, ma senza forzature.

Le tensioni

Nel frattempo ieri Fratelli d’Italia ha criticato il calendario dei Consigli regionali stabilito d’imperio dal capogruppo dem Paolo Campo dopo la riunione di maggioranza senza ascoltare il parere vincolante della conferenza dei capigruppo. Da qui la sferzata all’intesa per la vicepresidenza del Consiglio, casella utilizzata dalla maggioranza come merce di scambio per recuperare il voto di Massimiliano Stellato.

«La nostra solidarietà al collega consigliere regionale e autorevolissimo professore Pierluigi Lopalco – hanno commentato i consiglieri di FdI – individuato dal PD alla vicepresidenza del Consiglio regionale al posto del grillino Cristian Casili, ma poi messo da parte per regolare i conti all’interno della maggioranza. Quello di Lopalco è un voto sicuro, meno sicuro è il voto del collega Stellato che in questa legislatura ha più volte traslocato dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione e viceversa. Ora a livello regionale è tornato nel centrosinistra, anche se a Taranto non sostiene il candidato sindaco del centrosinistra».

La legge anti-trasformisti

Poi il guanto di sfida: Di fronte a queste dinamiche si pensa di rispolverare la proposta di legge anti-trasformisti firmata del consigliere Luigi Caroli e bocciata in Commissione. «Un provvedimento che puntava alla decadenza automatica dai ruoli istituzionali per i volta gabbana – ricordano da Fratelli d’Italia – consiglieri come uccelli migratori che con il presidente Michele Emiliano si sono moltiplicati: un consigliere regionale su quattro ha cambiato gruppo se non addirittura schieramento da inizio legislatura».

La proposta di legge, bocciata in Commissione anche dal Movimento 5 Stelle che su questi argomenti è sempre stata particolarmente sensibile, scoraggiava il passaggio da un gruppo all’altro, compresi i componenti dell’Ufficio di presidenza. L’obiettivo è sollecitare l’esame della legge in aula con una discussione aperta e franca che possa arrivare all’orecchio anche della segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, «sempre pronta a lezioni di morale verso il centrodestra che governa l’Italia ma che poi dimentica di guardare cosa avviene nel suo partito a livello regionale».

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