Resta appesa la nomina del nuovo commissario all’Irccs De Bellis di Castellana Grotte, l’unica azienda sanitaria (in quattro sono già stati nominati i commissari straordinari) rimasta vacante dopo la scadenza dei mandati a febbraio e la proroga di 45 giorni. Nell’ultima seduta di giunta il nome rimasto in ammollo è quello di Tommaso Stallone, direttore generale uscente, in carica da due mandati all’istituto di ricerca scientifica di Castellana.
Il blocco alla riconferma è arrivato direttamente dal presidente Emiliano, che ha posto il problema del doppio mandato ricoperto e ha proposto contestualmente altri nomi. Una proposta in contrasto con l’istruttoria a firma del capo dipartimento sanità Vito Montanaro, il quale nella sua relazione sui commissariamenti non ha evidenziato rilievi per il doppio mandato.
La normativa
Il riferimento della relazione poggia sulla disciplina contenuta nella legge regionale numero 15 del 2018 che regola i casi in cui è possibile la nomina di un commissario straordinario. «In particolare nei casi di vacanza dell’incarico di direttore generale la giunta può procedere intuitu personae all’affidamento dell’incarico a un commissario straordinario, scelto nell’ambito dell’elenco nazionale».
Ed ancora «Il commissario straordinario rimane in carica fino alla nomina del direttore generale e, comunque, per un periodo non superiore a sei mesi». Nei successivi articoli vengono disciplinati i casi di nomina per aziende ospedaliero universitarie e per gli istituti di ricerca a carattere scientifico. E anche in questo caso non compare il divieto.
La decisione
Il governatore Emiliano, però, ha insistito sull’opportunità di confermare Stallone e su questo il punto è stato aggiornato per ulteriori approfondimenti. Nel frattempo nei giorni scorsi c’è stata un interlocuzione fra la regione Puglia e Palazzo Chigi considerando la necessaria intesa con il ministero della Salute necessaria in caso di nomine presso gli Ircss a carattere scientifico. Roma avrebbe appoggiato la riconferma di Stallone, ma la questione non è stata ancora definita.
Il rischio è che il De Bellis perda un direttore generale apprezzato che ha creato a Castellana un centro di eccellenza, potenziando la ricerca scientifica e la produttività dell’ospedale, in particolare per prestazioni oncologiche intercettando fior di chirurghi come il professor Leonardo Vincenti. Un giocattolo che rischia di rompersi a danno dell’assistenza e dei pazienti. Sia come sia l’ultima parola spetterà allo stesso governatore Emiliano chiamato a nominare nella seduta di giunta di oggi il nuovo commissario del De Bellis.