Tra i 5 quesiti del referendum, 4 di questi riguardano il lavoro (l’ultimo si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana). E la Cgil ha una posizione chiara: 5 Sì, netti. Sia sul primo quesito (che propone l’abrogazione di uno dei decreti del Job Act, sul tempo indeterminato), sia sul secondo che punta a non dare un limite alle indennità di licenziamento per le aziende con massimo 15 dipendenti, sia sul terzo che riguarda i contratti a termine, che sul quarto in materia di appalti e subappalti (la responsabilità dunque anche in caso di incidenti).
La Cgil al sud gioca una partita importante, è qui che c’è più precariato, è qui che il divario retributivo, rispetto al nord, è più evidente. Lo dicono i dati Istat, lo dice l’ultimo report della Cgia di Mestre di appena qualche giorno fa. In Puglia 193mila occupati dei settori privati lavorano massimo 28 settimane in un anno.
Il quesito numero 3, quello sul lavoro part-time è quello più sentito al sud. Gigia Bucci, segretario generale Cgil Puglia non ha dubbi e spiega: «Di tutti i lavoratori e lavoratrici con rapporti a termine in corso, uno su cinque è in questa condizione da oltre 5 anni ci dice l’Istat. Anche perché la norma che pone un limite temporale ai rapporti precari è facilmente aggirabile». A questo punto per la Cgil va abrogata. «Occorre allora mettere una barriera, il datore di lavoro deve spiegare perché assume con questa forma e non con altra tipologia contrattuale. Un mercato del lavoro povero, precario e scarsamente qualificato – spiega Bucci – è la causa principale che spinge tanti giovani pugliesi ad emigrare, disperdendo un patrimonio sociale che impoverisce i nostri territori. Serve allora lavorare per aumentare le tutele e contrastare la precarietà, e un primo passo è votare Sì ai referendum dell’8 e 9 giugno».
La manifestazione
E proprio sulla spiegazione dei 5 quesiti del referendum che la Cgil ha intenzione di raccontare, attraverso stand e manifestazioni, le ragioni del Sì. I motivi di questa scelta: «È quello che spiegheremo ai tanti giovani che attraversano il salone Job Orienta che si tiene a Bari da oggi (14 maggio, ndr) fino al 16, dove la Cgil Puglia sarà presente con uno suo stand». Alla kermesse dedicata all’orientamento, alla scuola, alla formazione e al lavoro che si terrà presso la Fiera del Levante, la segretaria generale della Cgil Puglia interverrà venerdì 16 alla tavola rotonda sul tema “Le prospettive per la Puglia tra nuove politiche attive, interventi anticrisi e nuove dinamiche occupazionali”, promosso dall’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia.