Dopo la mozione di sfiducia che ha messo fine al governo del premier francese Michel Barnier, questa mattina il primo ministro ha presentato le sue dimissioni al presidente Emmanuel Macron. Il Capo dello Stato parlerà questa sera alle 20 in un discorso televisivo e nell’attesa, a pranzo avrebbe incontrato François Bayrou, presidente del Movimento democratico francese, in lizza tra gli altri, per il ruolo di primo ministro.
Dopo aver rassegnato le dimissioni del suo governo al presidente Emmanuel Macron, il premier francese uscente, Michel Barnier, ha lasciato l’Eliseo accompagnato all’uscita del palazzo presidenziale dallo stesso Macron con cui ha avuto un colloquio di circa un’ora. Prima di partire a bordo di un’auto dal cortile del complesso in cui ha sede la presidenza, Barnier ha anche discusso per qualche minuto con il segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler.
Macron avrebbe intenzione di nominare un nuovo premier entro 24 ore. Tra i nomi che circolano, quello dell’ex premier Bernard Cazeneuve, quello dell’attuale ministro delle Forze armate Sébastien Lecornu e quello dell’attuale ministro dell’Interno, Bruno Retailleau. Secondo Le Parisien ci sarebbe anche François Bayrou tra i nomi che circolano e che potrebbero assumere l’incarico di primo ministro in sostituzione dello sfiduciato Michel Barnier.
La sfiducia
Sul governo di Michel Barnier cala il sipario dopo appena tre mesi. Come da previsione, ieri è stata approvata la mozione di sfiducia depositata dalla coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire. Hanno votato a favore 331 deputati, 289 i contrari. Un esito che non è mai stato in discussione, dal momento che il Rassemblement National di Marine Le Pen aveva dichiarato di essere pronto a votare la mozione insieme alla gauche. E che fa precipitare la Francia in una crisi istituzionale e economica.
La sconfitta per il presidente Emmanuel Macron
La caduta del governo è, ovviamente, una sconfitta per il presidente Emmanuel Macron, che lo scorso 5 settembre aveva scelto Barnier affidandogli l’incarico di formare un governo «di unificazione al servizio del Paese e dei francesi».