«Ho sempre lavorato per un’Europa più forte. È un onore per me e sono pronto a mettere tutta la mia esperienza al servizio della Commissione». Così il commissario designato con delega di vice-presidente esecutivo e incarichi su Coesione e Riforme della Commissione europea, Raffaele Fitto, nel corso del suo intervento introduttivo all’audizione al Parlamento europeo.
Evidenziando che «è un onore che il mio governo mi abbia indicato», Fitto ha spiegato che «non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro, ma per il mio impegno per l’Europa».
Venendo alla politica di coesione dell’Unione europea, il politico pugliese ha affermato che «serve per raggiungere i nostri obiettivi climatici concordati. La politica di coesione – ha sottolineato – va semplificata, deve essere più flessibile e trasparente: corrisponde a un terzo del bilancio pluriennale e deve essere finanziata in modo adeguato», ha aggiunto.
«Abbiamo bisogno di una politica di coesione basata su tre punti – ha detto ancora -: riallacciare il rapporto con le autonomie locali con scelte che guardino i singoli territori. Poi avere una governance multilivello e il partenariato. Infine la politica di coesione deve rispondere alle nuove sfide come quella climatica, digitale e demografica».
Per quanto riguarda il Pnrr, «se sarò confermato vicepresidente esecutivo lavorerò assieme al Commissario per l’economia per consentire agli stati membri di realizzare le riforme e gli investimenti previsti entro il 2026», ha affermato. «La politica di coesione che copre un terzo del bilancio dell’Ue deve avere la capacità di dare risposte alle grandi domande come la crisi demografica e le catastrofi climatiche», ha aggiunto. «La semplificazione sarà un tema centrale, collaborerò il nuovo commissario alla semplificazione, la delega alla semplificazione assegnata a Dombrovskis può rappresentare una grande novità è un tema importante soprattutto per la politica coesione».
Per Fitto «il modo migliore per andare avanti è avere un dialogo aperto e costruttivo nonostante opzioni politiche diverse: le nostre diverse storie sono la nostra forza. L’Europa è casa nostra: abbiamo la responsabilità comune per lavorare a favore del benessere dei nostri cittadini».