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Zelensky pronto ad incontrare Putin, Tajani: «Passo decisivo ma serve una tregua vera»

«Che Putin e Zelensky siano pronti a incontrarsi è un passo avanti decisivo, dobbiamo favorirlo in ogni modo. Ma le trattative si fanno con un cessate il fuoco che non può essere di tre giorni. Serve una vera tregua». Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista su Corriere della Sera. Zelensky…
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«Che Putin e Zelensky siano pronti a incontrarsi è un passo avanti decisivo, dobbiamo favorirlo in ogni modo. Ma le trattative si fanno con un cessate il fuoco che non può essere di tre giorni. Serve una vera tregua». Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista su Corriere della Sera.

Zelensky è pronto a incontrare Putin giovedì in Turchia. Ma presidente russo vuole davvero la pace? «Se confermato, questo è il primo passo nella direzione di un negoziato e di un obiettivo a cui lavoriamo da mesi, una pace giusta e duratura per l’Ucraina e per l’Europa. Aggiungo che in queste ore vedo segnali di un primo accordo fra Usa e Cina sulla questione dei dazi. Trump conferma di essere in una modalità negoziale che sembra portare i primi risultati».

Poi sottolinea che «l’Italia, il governo, la presidente in prima persona sono presenti in ogni aspetto della trattativa. Stiamo organizzando la grande conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio. Domani (oggi, ndr) sarò a Verona per la terza e ultima tappa di preparazione dell’evento, con 450 tra imprenditori delle piccole e medie imprese e rappresentanti degli enti locali».

Il sostegno italiano all’Ucraina ammonta a circa 2,5 miliardi, al netto degli aiuti militari e dei contributi europei. «L’Italia è tornata protagonista in politica estera – continua – la nostra credibilità a livello europeo e internazionale è alta. Il risultato di Forza Italia al congresso del Ppe è emblematico della considerazione di cui gode il governo. E siamo stati parte anche nella mediazione che ha consentito di ricucire il dialogo tra India e Pakistan».

«Noi stiamo dalla parte dell’Ucraina, però riteniamo che inviare truppe dei Paesi Nato al confine con la Russia non sia il modo migliore per garantire la sicurezza dopo la pace. Per noi è meglio avere una zona cuscinetto con una presenza dell’Onu».

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