Si aprirà il prossimo 24 giugno davanti al Tribunale dei minori di Bari il processo a carico di sette giovani detenuti accusati, in concorso, di sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, tentata evasione e furto aggravato. La decisione del giudizio immediato fa riferimento ai violenti disordini scoppiati all’interno dell’Istituto penitenziario minorile Fornelli di Bari lo scorso 9 marzo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i sette minori, che avrebbero agito in sinergia con due maggiorenni, avrebbero messo in atto un piano per evadere dal carcere. Le azioni violente avrebbero incluso l’incendio di lenzuola, il danneggiamento di fili telefonici, telecamere, tablet, televisori e una ricetrasmittente. Nel corso della rivolta, i giovani avrebbero anche insultato, minacciato e aggredito fisicamente due agenti della polizia penitenziaria con calci, pugni e morsi, riuscendo a sottrarre loro le chiavi dei cancelli.
Le accuse, come si legge nel capo d’imputazione, descrivono un clima di terrore, con i detenuti che avrebbero urlato frasi minacciose agli agenti: «Prendiamoli a chiave questi due, spacchiamoli di mazzate e tagliamoli la testa. Non devono uscire vivi. Adesso vedrete cosa faremo, non avete ancora visto nulla». Uno dei minorenni avrebbe persino cosparso alcol nel corpo di guardia e sui pantaloni di uno degli agenti, minacciando di appiccare il fuoco con la frase: «Se tra 5 minuti non ci aprite l’ingresso vi incendiamo vivi». Gli agenti sarebbero stati poi rinchiusi nello stesso corpo di guardia.
A seguito della violenta aggressione, due poliziotti hanno riportato ferite. Tra le parti offese figurano anche lo stesso istituto penitenziario, rappresentato dal direttore, e i due agenti aggrediti. Sei dei sette detenuti coinvolti nella tentata evasione sono stati successivamente trasferiti in altri istituti.