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“Oscar della Fisica” anche a scienziati di UniBa e PoliBa per la collaborazione agli esperimenti del Cern

Un prestigioso riconoscimento, considerato l'"Oscar della Fisica", è stato conferito al più ampio sforzo collettivo nella storia della fisica, che ha coinvolto 13.508 scienziati provenienti da oltre 70 Paesi per i quattro grandi esperimenti del Large Hadron Collider (LHC) del Cern di Ginevra. Tra i protagonisti di questo successo internazionale figurano anche gli scienziati del…

Un prestigioso riconoscimento, considerato l'”Oscar della Fisica“, è stato conferito al più ampio sforzo collettivo nella storia della fisica, che ha coinvolto 13.508 scienziati provenienti da oltre 70 Paesi per i quattro grandi esperimenti del Large Hadron Collider (LHC) del Cern di Ginevra. Tra i protagonisti di questo successo internazionale figurano anche gli scienziati del dipartimento interuniversitario di eccellenza di Fisica dell’Università e del Politecnico di Bari (UniBa e PoliBa), che hanno collaborato a tre dei quattro esperimenti premiati con il Breakthrough Prize in Fundamental Physics, del valore di tre milioni di dollari.

Gli esperimenti

I ricercatori baresi, guidati dal professor Roberto Bellotti e in sinergia con la sezione provinciale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), hanno partecipato attivamente agli esperimenti CMS (Compact Muon Solenoid), ALICE (A Large Ion Collider Experiment) e LHCb (Large Hadron Collider beauty). Il quarto esperimento premiato è ATLAS (A Toroidal LHC ApparatuS). Il contributo del gruppo barese è stato fondamentale in tutte le fasi dei progetti: dalla progettazione e costruzione dei rivelatori, all’installazione, raccolta e analisi dei dati, assumendo anche ruoli di responsabilità nel coordinamento scientifico e nella gestione delle attività sperimentali.

Nel dettaglio, l’esperimento CMS è stato uno dei due protagonisti della storica scoperta del bosone di Higgs nel 2012. ALICE è dedicato allo studio del plasma di quark e gluoni, lo stato primordiale della materia dopo il Big Bang. LHCb si concentra invece sull’asimmetria tra materia e antimateria, cercando di svelare perché l’universo sia composto prevalentemente da materia. L’intero ammontare del premio sarà devoluto alla Cern & Society Foundation, con l’obiettivo di finanziare borse di studio per giovani dottorandi provenienti dagli istituti coinvolti, offrendo loro l’opportunità di svolgere un periodo di ricerca presso il Cern.

«Il riconoscimento – ha evidenziato il professor Bellotti – premia un impegno collettivo e duraturo. È un risultato che ci sprona a continuare con entusiasmo su questa strada, rafforzando il nostro contributo alla ricerca e alla formazione scientifica a livello internazionale».

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