L’auto di Maurizio Stefani, assessore del Comune di Grottaglie, in provincia di Taranto, è stata distrutta in un incendio divampato nella notte. Il veicolo era parcheggiato sotto casa di Stefani e le fiamme hanno lambito la facciata del palazzo.
«Poteva finire in tragedia. E solo per un caso non siamo oggi a raccontare un dolore ancora più profondo», commenta sui social il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, evidenziando che «questa notte è accaduto qualcosa di gravissimo» e parlando di «un atto criminale, vile, che ha messo in pericolo non solo lui, ma anche la sua famiglia, la sua casa, la tranquillità dei vicini».
D’Alò esprime solidarietà a Maurizio Stefani, a sua moglie, ai suoi figli. «Nessuno dovrebbe vivere la paura dentro le mura della propria casa, nessuno dovrebbe essere colpito per il proprio impegno pubblico», afferma, sottolineando che «questo non è solo un attacco a un uomo, è un attacco all’intera comunità, al senso stesso delle istituzioni, alla libertà e alla democrazia».
Per D’Alò «chi ha compiuto questo gesto vile pensava forse di spaventarci, di fermare il lavoro che portiamo avanti ogni giorno con onestà e dedizione. Si sbaglia di grosso. Non ci pieghiamo. Non ci faremo intimidire. Risponderemo con più determinazione, più coesione, più coraggio. E non possiamo tacere sul clima che stiamo vivendo».
Il sindaco di Grottaglie sottolinea che «troppo spesso, sui social, si scatena un odio cieco, una rabbia costante che semina rancore e disumanità. Le parole hanno un peso. Le parole costruiscono o distruggono. E quando si perde il senso del limite, il passo verso la violenza è breve. È il momento di fermarsi, di riflettere, di ritrovare il rispetto, anche nelle differenze – prosegue D’Alò -. Le idee si confrontano, non si bruciano. Le persone si ascoltano, non si aggrediscono. Oggi siamo tutti al fianco di Maurizio. E da oggi lo saremo ancora di più. Uniti, sempre con la schiena dritta. Non vinceranno la paura e l’odio. Noi andiamo avanti. Insieme», conclude.