«Certe cose dovrebbero essere comprese semplicemente richiamando alcuni principi e alcuni valori, di fronte ai quali il calcio dovrebbe sapersi inchinare. Dopodiché, la partita c’è stata ma io credo che il calcio debba sapere interpretare i sentimenti aldilà delle difficoltà oggettive del calendario». Così il ministro per lo sport Andrea Abodi parlando con i giornalisti, a Palermo, della polemica sulla partita di ieri Atalanta-Lecce dove la squadra pugliese ha giocato con una maglia bianca per protesta contro la decisione di non rinviare l’incontro dopo la morte del fisioterapista Graziano Fiorita.
«La moral suasion del ministro Abodi su Atalanta-Lecce? Non voglio parlarne, io devo rappresentare la Lega e abbiamo preso la migliore decisione possibile respingendo fortemente qualunque critica», ha invece detto il presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli al termine dell’assemblea odierna in via Rosellini.
«Non c’è nessuna regola che ci imponeva il rinvio della partita, ma abbiamo dimostrato grande sensibilità verso il Lecce e riprogrammato la partita alla domenica. Era quello che si poteva fare. Noi siamo la Lega calcio e ci dobbiamo occupare di mandare avanti il campionato nel modo più regolare possibile – ha spiegato -. Abbiamo provato a venire incontro al Lecce, ma abbiamo dovuto anche tutelare la regolarità del campionato visto che la partita valeva sia per la Champions che per la salvezza. Il mio indirizzo è, e sarà sempre, di evitare il più possibile i rinvii delle partite».
«Capiamo il lutto del Lecce e la delusione, ma mi permetto di ricordare che in tutti gli altri sport anche con eventi tragici spesso si è andati avanti. Noi abbiamo cercato il massimo della sensibilità capendo i problemi della famiglia, a cui oggi abbiamo rinnovato le condoglianze. Con la data del funerale ancora non pronosticabile, giocare martedì o mercoledì era un rischio e in più ci sarebbe stato poi Lecce-Napoli di sabato. Abbiamo avuto tante sollecitazioni, ma dal divano di casa è facile parlare», ha concluso Simonelli.