Il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani parteciperà al Congresso del Partito Popolare Europeo (Ppe), il più grande schieramento politico del continente, che domani e dopo domani riunirà oltre 800 delegati e 1200 ospiti da 40 Paesi. Sarà una due giorni di grande peso politico, aperta dagli interventi della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, e da quindici capi di Stato e di Governo.
Presente anche Friedrich Merz, leader della Cdu tedesca e futuro cancelliere, insieme a quattro vicepremier, tra cui lo stesso Tajani, decano della vicepresidenza Ppe dal 2002. Il primo appuntamento sarà con il rinnovo delle cariche interne: Manfred Weber, tedesco, presidente uscente del partito, si avvia senza ostacoli verso una conferma. Nessun avversario in campo. Verranno poi eletti dieci vicepresidenti, un nuovo segretario generale e il tesoriere. Martedì pomeriggio la plenaria sarà dedicata al bilancio della presidenza uscente, con spazio agli interventi dei principali leader politici.
L’intervento di Tajani
Tajani prenderà la parola per affrontare un tema che considera «centrale per il futuro dell’Europa»: quello delle migrazioni. Una materia complessa su cui il Ppe punta a ribadire la necessità di risposte comuni e regole condivise. Ma il vero cuore dell’impegno italiano a Valencia sarà la proposta sulla competitività e sull’industria che Tajani presenterà mercoledì mattina, tra le risoluzioni che delineeranno la strategia del partito per i prossimi tre anni.
Un lavoro preparato nei mesi scorsi attraverso una serie di incontri in tutta Italia, che ha già ottenuto il sostegno unanime della presidenza del Ppe e il plauso della potente delegazione della Cdu/Csu. «La competitività è la sfida da vincere per garantire crescita, lavoro e benessere ai cittadini europei – spiega Tajani e assicura che Forza Italia, forza fondatrice del partito europeo in Italia, «sarà in prima linea per sostenere queste priorità».
La delegazione FI
Alla guida della delegazione azzurra a Valencia ci sarà lo stesso Tajani, con 28 delegati votanti: il partito italiano è infatti la quarta forza del Congresso, subito dietro ai tedeschi della Cdu, agli spagnoli del “Partido Popular” e ai polacchi della “Coalizione Civica”. Accanto ai parlamentari europei, saranno presenti anche i presidenti di Regione Alberto Cirio, Vito Bardi, Roberto Occhiuto e Francesco Roberti; il sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi. Una presenza che dimostra il peso crescente di Forza Italia all’interno del Ppe e che sottolinea il ruolo chiave dell’Italia nelle dinamiche europee.
Particolare attenzione sarà dedicata anche ai giovani: una nutrita rappresentanza del movimento giovanile di Forza Italia accompagnerà la delegazione ufficiale, segno della volontà di investire sul futuro del partito e dell’Europa. «I giovani sono il motore della nuova Europa» ripete Tajani, che ha voluto fortemente la loro presenza a Valencia come riconoscimento per l’impegno e i risultati ottenuti nell’ultimo anno.
«Questa giornata non sarà solo un esercizio di memoria – dice Tajani – ma un richiamo forte alla responsabilità, alla competitività e alla difesa dei valori europei. L’Europa ha bisogno di più forza, non di più burocrazia». L’obiettivo è chiaro: preparare il Ppe a guidare ancora una volta l’Europa. E l’Italia di Tajani vuole essere tra i protagonisti di questa sfida.