“Con il loro teatro brillante, a tratti surreale, hanno divertito e appassionato diverse generazioni di baresi: non è certo un caso se alcune gag, alcune battute dei loro spettacoli sono diventate patrimonio di quella comicità popolare che è parte della nostra stessa identità collettiva“. Recita così la pergamena consegnata dal sindaco Vito Leccese a Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli per celebrare i 50 anni di attività della compagnia teatrale Anonima GR.
«Oggi, da sindaco, sono particolarmente emozionato di rivolgere a due artisti, due fuoriclasse, due persone con cui ho avuto la fortuna di condividere un pezzo di strada agli inizi della mia militanza politica, l’abbraccio dell’intera città», ha affermato il sindaco di Bari, Vito Leccese. Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli «sono diventati attori affermati che rappresentano un simbolo identitario di Bari», ha aggiunto.
Alla cerimonia, che si è svolta nella sala consiliare di Palazzo di Città, hanno partecipato l’assessora alle Culture Paola Romano, il coordinatore di Puglia Sounds Cesare Veronico, il direttore artistico del Teatro Abeliano Vito Signorile e il presidente dell’agenzia regionale PugliaCulture Paolo Ponzio.
«Non abbiamo fatto altro che lavorare, animati da una grande passione che ci spinge a continuare a misurarci con quello che è forse il mestiere più bello del mondo: fare teatro, fare arte», ha detto Dante Marmone. «Per questo ci sentiamo dei privilegiati – ha aggiunto -, perché interessare la gente con le proprie idee, con il proprio modo di essere, e mantenere con il pubblico una relazione fatta di scambio e di affetto sono per noi è la soddisfazione più grande. Ed è la ragione che, dopo 50 anni, ancora ci spinge a cercare di portare qualcosa di nuovo nel teatro italiano», ha concluso.
«Commossa» si è detta Tiziana Schiavarelli: «Per quanto sia avvezza a stare sul palcoscenico, in occasioni come queste davvero non trovo le parole, se non di gratitudine per tutti voi – ha aggiunto -. Sono davvero felice di aver raggiunto questo traguardo, e sebbene molte persone, nel corso degli anni, ci abbiano detto che avremmo meritato di più, la nostra scelta è stata quella di restare legati a questo territorio, a questa città, e crediamo di aver fatto bene».
