È stata una giornata molto difficile per il Sottosegretario all’Editoria, il senatore Giuseppe Moles, il quale ieri ha raggiunto Matera per la presentazione alla stampa del nuovo segretario cittadino, nonostante la triste vicenda legata alla scomparsa dell’ex ministro degli Affari esteri, Antonio Martino, a cui era profondamente legato. «La morte del mio professore e maestro di vita è per me un dolore indescrivibile, ed è una grave perdita per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo», esordisce commosso Moles.
«Era un uomo di altri tempi, di una straordinaria umanità, coerenza, signorilità e autorevolezza; grande intellettuale e uomo delle istituzioni, illuminato politico e grande autentico liberale di nome e di fatto. Mi mancherà tutto di lui – aggiunge -. Sono e sarò sempre grato ed onorato degli insegnamenti, dell’affetto e dell’amicizia che mi ha donato. È stato per me un immenso privilegio essere al suo fianco per tanti anni».
Dopo qualche minuto, riprendiamo l’intervista e l’esponente politico di Forza Italia si sofferma con particolare attenzione sui tragici avvenimenti che stanno duramente colpendo il popolo ucraino e preoccupando l’intero mondo.
In Russia la parola guerra è considerata fake news.
«Purtroppo siamo entrati oramai in quella che è anche la propaganda di guerra, di conseguenza, si usano purtroppo le armi della propaganda. E questo è un ulteriore elemento di dispiacere e dimostra quanto sia grave la situazione».
In Italia, con lo scoppio della guerra, le fake news si sono moltiplicate. Cosa si può fare per arginare questo fenomeno?
«Questo è un tema a cui tengo molto perché ritengo che le fake news siano dannosissime. Però le false notizie ci sono sempre state. Abbiamo provato sulla nostra pelle quanto esse siano un male per tutti noi. Mi riferisco in particolare al periodo della pandemia, dove oltre al danno della falsa informazione, si è aggiunta anche una disinformazione pericolosissima dal momento che riguardava la vita delle persone. Aggiungo che la disinformazione può essere un cancro per qualsiasi argomento soprattutto perché può influire sul normale svolgimento delle democrazie, ad esempio influenzando il voto. Occorre lavorare seriamente sulla questione».
Quali azioni avete previsto per contrastare ciò?
«Io con il mio dipartimento, già in passato, abbiamo istituito una commissione sulle fake news e c’è anche una commissione parlamentare in itinere al lavoro. Io credo che lo strumento migliore per combatterle è continuare a sostenere e incoraggiare la professionalità di chi fa informazione. Oggi si punta troppo spesso sul sensazionalismo e sulla velocità e spesso si corre il rischio di non verificare la notizia. Tutto ciò è un effetto pericoloso e devastante. Io sono fiducioso del fatto che, proprio perché le fake news sono un problema sempre più grave, tutti coloro che fanno informazione possano veicolare solo notizie certificate, pertanto, in qualche modo grazie alla loro professionalità possono mettere nell’angolo le fake news».
Per la prima volta, stiamo assistendo al ruolo fondamentale delle piattaforme social nella diffusione delle informazioni durante un conflitto di tale portata. Questo aprirà in futuro una nuova pagina per l’informazione sul web?
«Sostengo che si può sconfiggere la disinformazione e di conseguenza aumentare quella corretta e certificata solo se c’è la collaborazione di tutti, quindi anche e soprattutto delle piattaforme web e social, che hanno assunto oramai un ruolo fondamentale. Chiaramente ci vuole un’educazione digitale e io sto pensando come dipartimento di fare anche una campagna di sensibilizzazione che metta in guardia dalla disinformazione, ma allo stesso tempo spieghi quanto sia utile l’uso consapevole del digitale che non deve essere considerato un nemico, bensì un valido strumento».
La sua regione sta vivendo un difficile momento politico.
«La situazione si è complicata anche per le tante prese di posizione. Ci vuole molta calma e sangue freddo. Dobbiamo trovare tutti insieme la soluzione più utile. Bisogna partire dai punti programmatici che sono fondamentali per una qualsiasi amministrazione che deve portare avanti degli obiettivi annunciati in campagna elettorale».
Esclude quindi l’ingresso di altre forze per sostenere il presidente Bardi?
«Assolutamente, non c’è spazio per allargare il perimetro che è già chiaro a tutti».
Forza Italia dunque ripropone i due assessori Leone e Cupparo?
«Noi abbiamo ieri riunito i consiglieri e gli assessori. Ho comunicato al presidente Bardi la posizione condivisa, così come mi è stato espresso da tutti, ovvero la riconferma degli assessori uscenti».
La presenza del consigliere Enzo Acito alla conferenza stampa del nuovo segretario cittadino di Matera vuole essere un segnale per le trattative?
«La presenza del consigliere Acito non vuole dare nessun segnale. Tutti, anche i consiglieri “supplenti”, hanno fatto sempre il loro dovere, a supporto di tutti».
È dunque ottimista?
«Certo, dobbiamo fare il bene dei lucani. Questo conta».