«Scontri, veti incrociati e ultimatum. La politica alla Regione Basilicata, ormai, è ridotta solo a questo. Strategie per la ripresa? Azioni per il rilancio?». Queste le domande poste dal consigliere comunale di Matera, Francesco Lisurici dopo le ultime vicende che hanno portato all’azzeramento della Giunta regionale di Basilicata da parte del presidente, Vito Bardi.
La situazione di incertezza pare che non si sblocchi a breve. «L’appuntamento con le esigenze della comunità è rinviato a data da destinarsi e, comunque, non a prima dell’11 marzo – dichiara Lisurici -. Questa data, come si apprende dai media, è il termine ultimo dato dal presidente Bardi per comporre la nuova giunta regionale. Mi auguro che sia l’ultima settimana perché non c’è più tempo e l’agenda istituzionale è piena di rinvii. E, soprattutto, purché si colga l’occasione per una radicale inversione di tendenza. Perché i primi anni di governo regionale hanno dato pochi risultati, a voler essere buoni».
L’esponente politico di “Coraggio Italia” spera che si possa presto ripartire dal turismo, settore che traina la crescita dell’intera regione e «come consigliere comunale di Matera propongo a Bardi di orientarsi su una giunta tecnica, che annoveri al suo interno esperti e manager dei vari ambiti di riferimento. Urge che il Governatore si appelli alla responsabilità dei consiglieri affinché si portino avanti progetti di spessore per lo sviluppo del territorio, in grado di assicurare stabilità alla Basilicata nel medio e nel lungo termine, approfittando delle risorse rivenienti dal PNRR. Che si parta innanzitutto dal turismo: il settore che maggiormente ha risentito della pandemia da Covid-19 merita la giusta attenzione di un assessore-manager, che si interfacci con colleghi altrettanto all’altezza in ambiti strettamente collegati come le attività produttive e la cultura».
Il consigliere materano ribadisce l’urgenza di lavorare per il bene della comunità con la speranza di evitare passi falsi: «Ora, come non mai, serve un cambio di passo rispetto all’unico che fino ad oggi la Basilicata ha compiuto: il passo del gambero».