Questa mattina, a Bari, è stata intitolata a Tina Anselmi un’area in corso Alcide De Gasperi, tra il civico 379 e 381, nel territorio del Municipio II. La cerimonia si è svolta alla presenza della vicesindaca Giovanna Iacovone, dell’assessora regionale all’Ambiente e alle Politiche di genere Serena Triggiani, della presidente del Municipio II Alessandra Lopez, della consigliera comunale Giovanna Salemmi, promotrice della iniziativa, e del consigliere comunale Claudio Schirone.
Tina Anselmi (1927-2016) è stata una figura di spicco nella storia della Repubblica Italiana, partigiana, deputata e prima donna a ricoprire la carica di ministro. La sua vita è stata caratterizzata dall’impegno per la giustizia sociale, la libertà e l’emancipazione femminile. L’iniziativa rientra nella “Campagna 8 marzo, 3 donne, 3 strade”, promossa dall’associazione Toponomastica femminile e sostenuta dall’ANCI per onorare la memoria di donne che hanno lasciato un segno nella storia.
La vicesindaca Giovanna Iacovone ha sottolineato l’importanza di dedicare spazi pubblici a figure femminili come Tina Anselmi, che hanno contribuito alla costruzione della democrazia e della storia del Paese, ma che spesso non hanno ricevuto il giusto riconoscimento. La presidente del Municipio II, Alessandra Lopez, ha ricordato il coraggio e la forza di Tina Anselmi, una delle principali artefici del cambiamento radicale che ha portato le donne ad assumere un ruolo centrale nelle istituzioni e nella vita pubblica.
Tina Anselmi
Tina Anselmi, originaria di Castelfranco Veneto, partecipò attivamente alla Resistenza con il nome di battaglia “Gabriella”. Dopo la guerra, si laureò in lettere e intraprese la carriera politica nella Democrazia Cristiana. Fu deputata dal 1968 al 1992, occupandosi in particolare dei problemi della famiglia e della donna, a cui si deve la legge sulle pari opportunità. Nel 1976 divenne la prima donna ministro in Italia, ricoprendo l’incarico di Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale nel governo Andreotti III. Successivamente, fu anche Ministro della Sanità, durante il cui mandato fu ritirato dal mercato migliaia di farmaci ritenuti inutili o pericolosi. Nel 1981, presiedette la Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2. Considerata una “madre della Repubblica”, Tina Anselmi rappresenta un esempio di impegno civile e politico, e la sua memoria è un patrimonio fondamentale per l’Italia contemporanea.