«Il tema della difesa è fortemente connesso con quello della politica di coesione». Ne è certo il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, intervenuto ieri durante il convegno “Nuova politica di coesione e sviluppo regionale, l’Europa incontra la Puglia”, organizzato dal gruppo europeo Ecr (European Conservatives and Reformists). «La discussione è sul futuro bilancio pluriennale 2028-2034 – spiega Fitto – La revisione dell’attuale programmazione ha cinque priorità nuove: la competitività, la casa, l’acqua, l’energia e la difesa. Tutto questo su base volontaria e ogni Stato membro deciderà quale utilizzare».
Investimenti e sviluppo
Il ministro per gli Affari europei, la politica di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, in collegamento con il convegno, a proposito della proposta di revisione a medio termine della coesione europea, prevista dal nuovo bilancio, ha evidenziato che «offre competitività nei settori critici». Il fatto di proporre soluzioni abitative a prezzi accessibili, ha spiegato, «rappresenta un elemento di grande interesse per le Regioni. Bisogna investire per superare il problema della carenza di alloggi, sia al Sud sia al Nord». Foti ha poi affrontato il tema dell’efficienza energetica, che rappresenta «un elemento di grande riflessione». Il vicepresidente della Commissione europea, alla domanda se la ripartizione dei fondi di coesione scontenta le regioni del sud, ha risposto: «Assolutamente no. Basta leggere il testo del regolamento allegato al bilancio pluriennale per trovare alcuni aspetti fondamentali. Uno – ha elencato – i principi previsti nei trattati; due, le tre categorie delle regioni che sono richiamate all’interno del testo, quelle meno sviluppate, quelle in transizione e quelle più sviluppate; e in terzo luogo c’è un emendamento specifico del testo di legge che indica come viene garantita la dimensione delle regioni meno sviluppate con uno stanziamento pari a 218 miliardi di euro».
Ripartizione fondi
Presente all’evento anche Mario Aprile, presidente di Confindustria Bari-Bat che a proposito del nuovo bilancio dell’Ue e la nuova ripartizione dei fondi ha spiegato come «la situazione è molto delicata» e che «la sfida che dobbiamo darci è riportare quanta più manifattura possibile sui nostri territori. La manifattura è la soluzione per la crescita, perché non c’è dicotomia fra mondo delle imprese e famiglie». Il vicepresidente della commissione Regi del Parlamento europeo, Francesco Ventola, a margine del convegno ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di commentare la ripartizione dei fondi contenuta nel nuovo Bilancio dell’Ue affermando: «Venderemo cara la pelle siamo affinché il Fondo di coesione abbia flessibilità e semplificazione, ma rimanga nell’appropriatezza dei piani nazionali e di quelli regionali». A proposito dei settori più a rischio, Ventola ha invece spiegato che «il tema dell’agricoltura e quello delle politiche di coesione sono fondamentali per il Sud e dobbiamo far comprendere che ci sono nazioni e Regioni che hanno lavorato bene e che servono le risorse».