Arriva a Bari la prima mezza maratona del Mediterraneo, ma “Bari Med Marathon” non si presenta solo come una manifestazione podistica.
È organizzata da “La Fabrica di corsa” ed è stata presentata questa mattina nella sede di Confindustria Bari Bat, alla presenza del sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, del presidente di Confindustria Bari e Bat Sergio Fontana, della presidente della sezione Sanità, Annabella Cascione, del segretario generale del corpo consolare di Puglia e Basilicata Massimo Salomone e di Pierdavide Losavio de La Fabrica di Corsa.
Bari per la prima volta promuove un’iniziativa sportiva dedicata ai popoli dei 22 Paesi del Mediterraneo con una tre giorni, il 20, 21 e 22 maggio, in cui si alterneranno eventi, gare, dimostrazioni sportive e conferenze su sport e benessere, turismo e welfare aziendale.
La gara competitiva di 21 chilometri è aperta a tutti gli atleti amatoriali; Bari è la prima città in Italia che promuove una Factory Run, gara di 10 chilometri competitiva e non competitiva, dedicata alle aziende e ai lavoratori, nata per incoraggiarle ad adottare forme di welfare aziendale che favoriscano il benessere fisico dei dipendenti. L’evento è aperto a tutti ma con un’attenzione particolare alle squadre aziendali per sensibilizzare le imprese pubbliche e private.
«Per Bari – ha rimarcato Decaro – ospitare una mezza maratona significa entrare a pieno titolo nel circuito delle città che ospitano competizioni sportive nazionali agonistiche. Significa attrarre atleti e appassionati del settore consolidando il connubio sport – turismo su cui stiamo ormai lavorando da diversi anni».
«Med Marathon è un’iniziativa che rimarca quel ruolo di ponte fra Occidente e Oriente che Bari ha per naturale vocazione – ha dichiarato Fontana – come sottolineò Arnaldo di Crollalanza, quando volle fondare la Fiera del Levante. Un ruolo nel Mediterraneo che nel panorama geopolitico attuale e nell’era dell’economia globale, è sempre più cruciale e meriterebbe investimenti politici coraggiosi per collocare Bari, il Mezzogiorno e l’Italia al centro dei traffici globali».