Le festività di Pasqua, che spesso coincidono con l’arrivo del bel tempo, sono occasione per molti per fare i bagagli e trascorrere qualche giorno fuori casa. Ci sono gli studenti e i lavoratori fuorisede che torneranno a casa, per festeggiare con amici e parenti e c’è chi si prepara per una breve vacanza. Secondo le stime dell’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), una famiglia su 6 (pari a circa 4,1 milioni di famiglie) sceglierà di trascorrere Pasqua lontano da casa. Di questi oltre il 94% resterà in Italia, approfittando dell’ospitalità di amici e parenti, oppure scegliendo soluzioni low cost in b&b, agriturismi o appartamenti in affitto». Federconsumatori evidenzia anche che «in molti sceglieranno di spostarsi in auto: l’aumento dei prezzi di biglietti aerei, treni e pullman in questo periodo, infatti, è una certezza. Un fenomeno che incide pesantemente sulle tasche dei cittadini».
Il costo dei trasporti
Anche quest’anno Federconsumatori ha aggiornato il consueto studio sul costo dei trasporti durante il periodo pasquale, confrontando i prezzi per un viaggio nel weekend di Pasqua (18-22 aprile 2025) con quelli di un weekend ordinario (21-24 marzo 2025). I risultati confermano aumenti significativi su tutte le principali tratte. In particolare, i costi dei viaggi in treno aumentano mediamente del +51%, con picchi fino al +98% (Milano-Firenze). Non va molto meglio a chi decide di prendere un volo: i costi delle tratte nazionali aumentano del +60% (con un picco del +92% per la tratta Milano-Palermo) e quelli dei voli internazionali del +41%.
I rincari del viaggio in bus
Il viaggio in pullman risulta ancora il più economico, ma è quello che registra i rincari più elevati. Mediamente i biglietti monitorati aumentano del +86%, l’aumento più elevato si registra sulla tratta Roma-Napoli, che a Pasqua ha una tariffa più elevata del +92% rispetto a una qualunque settimana di marzo, si sottolinea. «Si tratta di rincari che ogni anno denunciamo, ma a cui ancora non si è deciso di porre un freno. A pagarne le conseguenze i cittadini, specialmente lavoratori e studenti che si trovano lontano da casa e che vorrebbero trascorrere le festività in famiglia. Alla luce di questi sovrapprezzi c’è chi si è organizzato da tempo, prenotando il biglietto con largo anticipo, per spuntare le tariffe migliori e chi è alla ricerca di soluzioni alternative, come il car sharing», sottolinea Federconsumatori, che conclude con un appello. «È arrivato il momento di porre un faro su questi rincari, che spesso non solo sono del tutto ingiustificati, ma si accompagnano a ritardi e disservizi. Per questo Federconsumatori chiede un intervento urgente delle Autorità competenti per garantire un accesso equo alla mobilità e arginare la speculazione sui prezzi dei trasporti in occasione delle festività».