SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

A Gioia del Colle il nuovo stabilimento Granarolo: produrrà anche specialità casearie pugliesi – FOTO e VIDEO

Uno stabilimento di oltre 55mila metri quadrati, dotato di un impianto di cogenerazione di 1,5 MWh, e operativo dal 1962 è stato completamente riconvertito grazie a un investimento di 25 milioni di euro e ospiterà il nuovo caseificio Perla del gruppo Granarolo a Gioia del Colle.

Lo stabilimento è stato inaugurato oggi alla presenza, tra gli altri, del vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, del sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Ad accogliere le rappresentanze istituzionali il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari, il direttore generale Filippo Marchi, la presidente di Granlatte Simona Caselli, il direttore generale di Granlatte Isaia Puddu e tutti i membri dei rispettivi Consigli di amministrazione, le socie e i soci del Sud e il personale dello stabilimento di Gioia del Colle.

Granarolo produrrà la burrata a Gioia del Colle. Entro il 2027 raddoppiano i dipendenti

La struttura è stata riconvertita per produrre, oltre al latte, anche specialità casearie pugliesi quali burrata, stracciatella, mozzarella e ricotta per il mercato nazionale e internazionale. Entro il 2027 ci sarà il raddoppio dei dipendenti: attualmente sono 45.

«La burrata – dichiara il presidente Gianpiero Calzolari – è diventata un prodotto iconico del nostro Made in Italy. Per questo stiamo investendo molto, oltre che in tecnologia, anche sulla formazione delle nostre persone: chi prima imbottigliava latte ora diventerà maestro nella produzione di una delle più invidiate specialità italiane e sarà affiancato da nuovi colleghi».

Calzolari evidenzia, poi, che «le sfide che abbiamo davanti sono tante: sul fronte agro allevatoriale l’assicurazione dell’assorbimento del latte del distretto di Puglia e Basilicata, in coerenza con la nostra missione e la gestione ottimizzata dei picchi di produzione. Siamo reduci – conclude – da una fiera importante come TuttoFood dove la burrata è stata molto apprezzata in termini di gusto e di servizio da buyer nazionali ed esteri».

«È la “pugliesizzazione” di Granarolo»

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ricorda che «la storia di questo impianto è straordinaria e importantissima, ma adesso c’è un passaggio epocale perché entriamo nella “pugliesizzazione” di Granarolo e cominceremo a produrre con una denominazione locale che consentirà ai prodotti di essere esportati con la possibilità di distinguerli dal grande rumore, l’italian sounding, che rischia di compromettere molte delle nostre produzioni identitarie».

Nel ringraziare Granarolo «per l’efficienza con la quale ha realizzato in soli 9 mesi tutti i lavori», Emiliano sottolinea anche l’impegno di «tutti coloro che hanno collaborato, come Puglia Sviluppo, l’Assessorato allo Sviluppo economico, perché questa efficienza che la Puglia mostra nel disbrigo delle pratiche legate ai finanziamenti alle imprese, non solo ci ha salvato durante il Covid, ma ha fatto sì che la Puglia abbia avuto, negli ultimi nove anni, un incremento del pil di 24 miliardi e, quest’anno, un extra gettito fiscale».

Il governatore pugliese ricorda che «siamo la Regione che è cresciuta di più in Europa e, durante il periodo post-Covid, la Regione che è cresciuta di più dopo gli Stati Uniti. Questo si deve in gran parte all’abilità degli imprenditori e all’attrattività che le nostre misure di sostegno hanno avuto per tutte queste aziende che hanno smesso di pensare alla delocalizzazione per rafforzare la loro presenza sul territorio», conclude.

CORRELATI

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!