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Ex Ilva, bloccata la statale 100: «In presidio finché non avremo risposte dal governo»

«Non smobilitiamo. Continuiamo nella lotta e staremo in presidio sulla statale 100 fino a quando non arriveranno risposte. Il silenzio del governo conferma quanto denunciato dal sindacato: il piano corto presentato dalla gestione commissariale è di fatto un piano di chiusura». Lo affermano Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto a proposito della Ex Ilva. Lo sciopero è partito da mezzogiorno e nel pomeriggio i manifestanti hanno messo in atto blocchi sulla statale 100 Appia per Bari.

I sindacati assicurano che «impediranno al governo di proseguire verso il disimpegno nei confronti di un sito dichiarato d’interesse strategico per il Paese impedendo di fatto la realizzazione del processo di decarbonizzazione che i lavoratori e la città attendono da tempo. Il Consiglio di fabbrica, insieme ai lavoratori, nelle prossime ore intensificherà le iniziative di lotta fino a quando non ci sarà una convocazione di un tavolo unico a palazzo Chigi volto al ritiro del piano di chiusura».

«Siamo qui per lanciare un monitor alla presidenza del Consiglio – ha detto Biagio Prisciano segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi – urge convocare un unico tavolo a palazzo Chigi. Non siamo per lo “spezzatino”, né per separare i tavoli. La vertenza ex Ilva è una e si tiene con tutti i lavoratori, del Nord, del Centro e del Sud».

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