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Discariche di rifiuti a cielo aperto, in Puglia è emergenza: «Un ecocidio nella campagne»

Arriva anche da Conversano l’ennesimo appello contro quello che Coldiretti definisce un vero e proprio omicidio dell’ambiente. Un “ecocidio” che riguarda lo sversamento di rifiuti nelle campagne pugliesi «per cui serve una stretta per evitare che le aree rurali della Puglia continuino a trasformati in discariche a cielo aperto», come chiede Coldiretti che aggiunge «si…

Arriva anche da Conversano l’ennesimo appello contro quello che Coldiretti definisce un vero e proprio omicidio dell’ambiente.

Un “ecocidio” che riguarda lo sversamento di rifiuti nelle campagne pugliesi «per cui serve una stretta per evitare che le aree rurali della Puglia continuino a trasformati in discariche a cielo aperto», come chiede Coldiretti che aggiunge «si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile».

L’appello

Sulla liberazione delle campagne dai rifiuti sversati illegalmente, nei giorni scorsi, Cia Puglia era intervenuta con un vero e proprio appello rivolto alle istituzioni regionali. In Puglia la questione permane in tutta la sua drammaticità, soprattutto in provincia di Foggia e in tutto il nord Barese. Foggia, Bitonto, Canosa, Cerignola, Stornara e Stornarella. Il “Protocollo Demetra” e un fondo della Regione, per aiutare i comuni pugliesi ad affrontare e risolvere l’annosa questione del problema dei rifiuti sversati illegalmente nelle campagne, è in sintesi la richiesta avanzata dall’organizzazione agricola dei berretti verdi che, con il suo presidente regionale, Gennaro Sicolo, sottolinea «Ai comuni l’onere della rimozione e smaltimento, ma vanno aiutati con un Fondo regionale dedicato». Da qui la proposta alla Regione Puglia dell’istituzione di un fondo da 1 milione di euro per aiutare le amministrazioni comunali pugliesi e garantire le risorse necessarie alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti sui terreni agricoli», come evidenzia Massimo Fragassi dell’Ufficio legislativo dell’organizzazione sindacale degli agricoltori.

Il contesto

Il dieci per cento degli ecoreati si commette in Puglia, terra sempre più “appetibile” per la criminalità organizzata, con la Capitanata che diventa il terreno ideale per le discariche illegali, come attesta la recente operazione coordinata dalla Dda di Bari, condotta dai carabinieri del Noe di Napoli, che ha portato, tra Puglia e Campania, all’arresto di otto persone coinvolte in una organizzazione criminale dedita al traffico e gestione illecita di rifiuti. A finire ai domiciliari imprenditori e broker pugliesi e campani accusati di aver trasportato circa 6mila tonnellate di rifiuti, dalla Campania alla Puglia, sversandoli illegalmente e poi bruciandoli tra le province di Foggia, Campobasso e Barletta-Andria-Trani.

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