(Adnkronos) – La Commissione europea ha proposto di sospendere completamente l’accordo del 2007 che facilita il rilascio dei visti ai cittadini russi. E’ quanto si legge in una nota in cui si legge che la Russia, che sta conducendo una “guerra di aggressione”, non deve “beneficiare di agevolazioni per i visti fino a quando continua a condurre la sua politica estera distruttiva e l’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina, dimostrando un completo disprezzo per l’ordine internazionale”.
Il provvedimento, si precisa nella nota, “significa che i cittadini russi non godranno più di un accesso privilegiato all’Ue e dovranno affrontare una procedura di richiesta del visto più lunga, più costosa e più complicata”.
“L’agevolazione del visto è un segnale di fiducia, che la guerra di aggressione della Russia ha completamente distrutto”, ha dichiarato su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sottolineando che è finito il tempo del “business as usual” con Mosca, ha anche annunciato che l’Ue non riconoscerà i passaporti russi rilasciati nelle “regioni occupate dell’Ucraina”.
COSTI PIÙ ALTI E TEMPI DILATATI, LE NOVITÀ
La proposta della Commissione europea di sospendere l’accordo con Mosca sull’agevolazione della concessione dei visti prevede il ritorno a un iter più lungo e costoso per i cittadini russi. Come evidenzia il sito della stessa Commissione, i cittadini russi che richiederanno un visto d’ingresso vedranno ora un aumento della tassa da 35 a 80 euro.
La deadline per i singoli consolati che devono valutare le richieste di visto passa da 10 a 15 giorni, con la possibilità di essere estesa fino a un massimo di 45 giorni nei casi di individui che richiedono controlli più approfonditi. Vengono, inoltre, imposte restrizioni sui visti di ingresso multiplo nell’area Schengen. Infine i richiedenti dovranno presentare una lista di documenti completa, non potendo più beneficiare della lista semplificata prevista dal’accordo sospeso.