(Adnkronos) – Poco più di 1,5 milioni di sospetti eventi avversi, su quasi 912 milioni di dosi di vaccino anti-Covid somministrate. I dati, aggiornati a settembre, sono gli ultimi diffusi dall’Agenzia europea del farmaco Ema che ribadisce “l’efficacia e la sicurezza” dei 5 prodotti autorizzati finora. “La stragrande maggioranza degli effetti collaterali noti dei vaccini Covid-19 sono lievi e di breve durata – evidenzia – I gravi problemi di sicurezza sono estremamente rari”.
All’11 settembre, riporta l’ente regolatorio Ue, nell’Ue/Spazio economico europeo sono state somministrate 911.671.000 dosi di vaccini Covid-19: 665 milioni di Comirnaty* di Pfizer/BioNTech, 158 milioni di Spikevax* di Moderna, 69 milioni di Vaxzevria* di AstraZeneca, 19,4 milioni di Jcovden* di Janssen-J&J, 271mila di Nuvaxovid* di Novavax. Sommando i numeri dei sospetti eventi avversi, il totale è di 1.546.165, di cui 919.242 per il vaccino di Pfizer, 315.312 per quello di AstraZeneca, 252.725 per quello di Moderna, 57.567 per quello di Janssen, 1.319 per quello di Novavax.
I dati sugli effetti collaterali, precisa l’Ema, sono quelli complessivamente segnalati da cittadini e operatori sanitari dopo la vaccinazione Covid. I casi riportati riguardano “sospetti eventi avversi, per esempio eventi medici che sono stati osservati dopo la vaccinazione, ma che non sono necessariamente correlati al vaccino o causati dallo stesso. Il problema potrebbe essersi verificato, ad esempio, anche a causa di un disturbo di salute non collegato. La natura della segnalazione spontanea – puntualizza l’agenzia – significa anche che alcune persone potrebbero non aver segnalato i loro effetti collaterali, in particolare se lievi”. L’Ema ricorda che i vaccini autorizzati “sono stati valutati in decine di migliaia di partecipanti a studi clinici e hanno soddisfatto gli standard scientifici dell’agenzia per sicurezza, efficacia e qualità. La sicurezza dei vaccini Covid-19 è continuamente monitorata e valutata. Gli aggiornamenti mensili sulla sicurezza offrono una panoramica della regolare valutazione svolta dal Comitato Prac” per la farmacovigilanza.