(Adnkronos) – “Il ruolo dello specialista in medicina dello sport è fondamentale nella prevenzione della popolazione, in particolare modo quella giovanile che deve sottoporsi, come tutti, a una visita, a un protocollo medico sportivo previsto dalla legge, prima di iniziare l’attività sportiva. Quindi è importante in termine di prevenzione. Venute meno la medicina scolastica e la medicina di leva per i maschi, il certificato di idoneità sportiva (con protocollo di elettrocardiogramma, spirometria, esami delle urine e altro) è l’unico vero screening della nostra popolazione. La visita medico sportiva, oltre a dare un’idoneità specifica in funzione dei vari rischi che comporta ogni disciplina, previene anche una patologia che uno sportivo può avere e che proprio perché presa per tempo garantisce salute alla persona oltre ad un risparmio per il Servizio sanitario nazionale”. Così Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi), a margine del live talk ‘Sport&Prevenzione: il ruolo della vaccinazione per un sistema immunitario allenato e sempre in forma’, che si è tenuto oggi a Roma presso il Palazzo dell’Informazione, sede di Adnkronos.
Obiettivo dell’evento, realizzato con il supporto non condizionante di GlaxoSmithKline e Sanofi, è mettere a fuoco quanto sia importante la vaccinazione per chi pratica uno sport, anche a livello non agonistico e per ogni età. “Fino a oggi ci siamo occupati della prevenzione e dei rischi dal punto di vista dei vari organi, in particolare di quello cardiaco – sottolinea Casasco – ma oggi noi dobbiamo ampliare lo spettro di prevenzione anche all’ambiente dove si svolge l’attività sportiva e in particolare sul ruolo vaccinale. Il ruolo della copertura vaccinale è fondamentale per l’atleta, quindi per le persone che una volta terminata l’attività sportiva entrano nella società, vivono nella società”.
Per questo “noi nel 2023, come Fmsi, inaugureremo una campagna di formazione e informazione sull’utilità della vaccinazione a 360 gradi nella tutela della persona all’interno dell’ambito sportivo (con indicazioni specifiche per ciascuna disciplina), perché la vaccinazione è una copertura – rimarca il presidente – è una garanzia di tutela in termini di prevenzione al pari di quella cardiaca o di altri organi”.