(Adnkronos) – La polizia del Vermont ha risolto, grazie al test del Dna sul mozzicone di sigaretta trovato sul luogo del delitto, un ‘cold case’ di 52 anni fa. E’ stato infatti annunciato che ad uccidere nel 1971 Rita Curran, maestra di 24 anni, trovata strangolata, dopo un’aggressione sessuale, nel suo appartamento nella cittadina universitaria di Burlington, era stato un suo vicino di casa, poi diventato un monaco buddista, che è morto per overdose nel 1986.
Durante la prima inchiesta, la polizia aveva interrogato William DeRoos, che viveva nell’appartamento al piano di sopra di quello della vittima, ma poi l’aveva escluso come sospetto perché la moglie gli aveva fornito un alibi. Ora la tecnologia del Dna ha potuto collegare quel mozzicone di sigaretta a lui e portare la polizia ad affermare con certezza che è stato lui l’autore dell’omicidio.
“Anche se è morto, e quindi non ci sarà giustizia, è uno sviluppo positivo”, ha dichiarato CeCe Moore, l’investigatrice specializzata in ricerche di Dna e genetiche che ha identificato DeRoos, sottolineando che questo caso “è un grande esempio di come queste ricerche aiutano a risolvere casi per i quali tante persone hanno lavorato per tanti anni”.