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Università, a Pisa il Converging Skills, ponte fra ricerca scientifica e mondo produttivo

(Adnkronos) - Non solo ricercatori e accademici: il prossimo 12 giugno l’aula magna del palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa si aprirà in via eccezionale a top manager, investitori, aziende, analisti e startupper, ospiti ufficiali dell’evento Converging Skills. È una prima assoluta per l’ateneo pisano che si propone così di inaugurare "un dialogo fecondo tra…

(Adnkronos) – Non solo ricercatori e accademici: il prossimo 12 giugno l’aula magna del palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa si aprirà in via eccezionale a top manager, investitori, aziende, analisti e startupper, ospiti ufficiali dell’evento Converging Skills. È una prima assoluta per l’ateneo pisano che si propone così di inaugurare “un dialogo fecondo tra università e mondo produttivo” per creare le condizioni di sviluppo di “un ecosistema di successo per tutti e delineare metodi e percorsi condivisi”. All’evento di apertura del 12 giugno seguiranno quattro altre giornate di incontri e discussioni durante le quali saranno annunciate grandi novità per la ricerca scientifica del territorio e non soltanto. 

“Converging skills è un luogo in cui competenze diverse si incontrano per determinare un linguaggio comune tra ricercatori e imprenditori, grandi aziende e investitori al fine di promuovere innovazione etica e sostenibile mediante l’individuazione di buone pratiche” spiega Corrado Priami, delegato per la valorizzazione della ricerca e le nuove iniziative imprenditoriali. Priami sottolinea che “l’evento è aperto a tutti ed rivolto a chiunque voglia avere un impatto culturale, sociale e tecnologico per la crescita del Paese”. 

Il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, afferma che “compito fondamentale delle Università è favorire la crescita del tessuto sociale in cui opera. Questo attraverso le proprie capacità di formazione e ricerca, ma anche con il trasferimento e la condivisione di conoscenza. Converging Skills vuole essere un modello ripetibile di contaminazione tra partner diversi che contribuiscono a questo processo di crescita, e insieme l’opportunità per lanciare i nuovi ambiziosi progetti della nostra università”. L’università di Pisa quindi come apripista di un modello di valorizzazione della ricerca scientifica e delle sue ricadute, per rendere l’accademia un vero motore di sviluppo economico e sociale. 

“Vogliamo trovare il modo e gli strumenti per vincere una sfida fondamentale – incalza Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università – quella di un Paese con un ottimo sistema di formazione universitaria, e capace di essere una grande potenza nella ricerca scientifica, che deve ancora imparare a trasformare queste capacità in innovazione e in sviluppo economico. Converging skills è l’occasione per cominciare a convergere, insieme, verso questo obiettivo”.  

I relatori di Converging Skills saranno un’ottantina, tutti nomi di grande rilievo nel mondo delle startup e della finanza, dell’industria e della ricerca scientifica, e molti saranno gli esperti di trasferimento tecnologico e di open innovation. Il giorno 12 giugno, dopo gli interventi di rettore e prorettore, interverrà Daria Mochly-Rosen, biochimica dell’Università di Stanford e fondatrice di Spark, un’iniziativa inaugurata nel 2006 che oggi è presente in più di sessanta città del mondo, in tutti i continenti esclusa l’Antartide. Spark ha come obiettivo “l’incontro tra accademici e industria, e la saldatura di una disconnessione culturale basata su una mancanza di conoscenza reciproca, e a volte persino di rispetto” osserva Mochly-Rosen.  

Spark, prosegue Mochly-Rosen, “educa le due parti a dare valore ai momenti di incontro reciproco: l’università a incoraggiare i giovani ricercatori a brevettare e a collaborare con l’azienda e le aziende ad avere meno paura della ricerca che esce da strade già battute”. Sempre lunedì interverrà anche Roberto Bonanzinga, cofondatore e partner per gli investimenti di InReach Ventures, la prima società di investimento alimentata dall’intelligenza artificiale completamente focalizzata su start-up europee early stage.  

InReach cioè sviluppa e utilizza Dig: il proprio software proprietario e l’intelligenza artificiale per scoprire, valutare e supportare gli investimenti nelle startup più promettenti. “Sono entusiasta di far parte di questo importante evento organizzato dall’Università di Pisa. L’intelligenza artificiale avrà un impatto enorme su tutti i componenti dell’ecosistema dell’innovazione: sarò molto felice di condividere la mia esperienza su come l’IA plasmerà il futuro del venture capital” afferma Bonanzinga. 

Tra gli ospiti anche Gabriele Paglialonga, direttore generale di Industrio Ventures, acceleratore e investitore in startup tecnologiche early stage, “ma propone anche collaborazioni strategiche tra startup e aziende corporate ed è diventato un riferimento in Italia per tecnologie applicabili alla manifattura”. Unico nel panorama italiano, Industrio Ventures è nato a Rovereto (Tn), è presente in vari distretti industriali italiani e ha una sede a Cambridge, Massachusetts, a due passi dal Mit. “A Pisa c’è un’altissima densità di ricercatori e ricercatrici eccellenti e i loro progetti sono di altissima qualità, paragonabile a quella che vediamo a Boston! In un contesto come questo si possono creare molti ponti tra chi produce innovazione e chi può trasferirla verso il mercato” aggiunge inoltre Paglialonga. 

Infine, sono attesi per il 12 a Pisa anche Riccardo Pietrabissa, delegato della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, per il trasferimento tecnologico, Agostino Santoni, di Confindustria digitale, Andrea Corbelli, Quantum Ambassador di Ibm. A moderare la tavola rotonda conclusiva della giornata sarà la giornalista dell’Ansa Enrica Battifoglia.  

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