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Ucraina, viceministro Istruzione: “Maturità da fine luglio per tutti, 30 sedi in 23 paesi europei”

(Adnkronos) - Kiev nonostante la guerra non rinuncia ai suoi giovani talenti ed all'esame di maturità, il cui superamento resta indispensabile per l'accesso agli studi universitari in Ucraina, facenti parte del sistema d'istruzione superiore Hei, Higher education institutions. Faraonica l'organizzazione: "30 le sedi distribuite in 23 paesi europei" in cui si svolgerà il test da…

(Adnkronos) – Kiev nonostante la guerra non rinuncia ai suoi giovani talenti ed all’esame di maturità, il cui superamento resta indispensabile per l’accesso agli studi universitari in Ucraina, facenti parte del sistema d’istruzione superiore Hei, Higher education institutions. Faraonica l’organizzazione: “30 le sedi distribuite in 23 paesi europei” in cui si svolgerà il test da computer certificati, sotto la supervisione di commissioni. “Lo svolgimento è programmato per tutti tra fine luglio ed agosto. Ma le date potrebbero slittare per la situazione in Ucraina”, annuncia all’Adnkronos il vice ministro dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina Andriy Vitrenko, fino a domani ministro facente funzioni, che comunica: “In Italia grazie al grande aiuto del ministero dell’Istruzione, l’esame si svolgerà in tre centri, uno a Bari, uno a Milano, uno a Roma”.  

L’esame di maturità in guerra, detto Nmt (National multisubject test), sarà una prova modificata. “Invece di 5 esami i nostri studenti dovranno superare un solo test nazionale multi soggetto che sarà breve (120 min) e consisterà in 3 materie: Lingua ucraina, Storia dell’Ucraina e Matematica. L’Nmt sarà condotto per 10 giorni, su 2 turni al giorno sia in Ucraina che all’estero on line. I ragazzi dovranno prenotarsi scegliendo la sede in cui svolgere l’esame e la fascia oraria”. Negli anni scorsi per poter accedere all’università “i nostri studenti dovevano superare un test nazionale scritto, che si svolgeva esternamente alle scuole, su 13 materie scolastiche (fino a 5 per ogni studente). Gli esami si svolgevano simultaneamente in tutto il paese. Ma quest’anno le truppe russe hanno attaccato le nostre istituzioni educative, bruciato i nostri libri nelle scuole e sarebbe molto rischioso radunare gli studenti in contemporanea in un unico luogo. Così abbiamo optato per l’Nmt, un nuovo metodo di ammissione alle università ucraine, in cui le prove sono ridotte ad uno scritto on line uguale per tutti, sia nei contenuti che nello svolgimento”. Stretta la sorveglianza durante le prove: “Noi puntiamo ad istruire i nostri giovani migliori”, commenta il viceministro. 

Il processo di definizione dell’esame di maturità non è però ancora stato completato. “Ci stiamo lavorando e stiamo cercando fondi esterni per supportare gli sviluppatori di una banca di test”, racconta il viceministro. E per gli studenti ucraini rifugiati all’estero che non intendono tornare, per lo meno nell’immediato, nel loro paese cosa è previsto? “L’Ucraina non pianifica al momento di finanziare studi all’estero. C’è l’Erasmus – risponde il ministro facente funzioni – che fornisce ampio sostegno alla mobilità accademica degli ucraini. Anche se la politica per la fornitura di borse di studio per un programma completo di istruzione superiore all’estero varia comunque da paese a paese”. Così come eventuali deroghe dei paesi ospitanti ai termini di iscrizione degli studenti ucraini:D”dipendono dai singoli stati e dalle università”. 

Andriy Vitrenko traccia quindi all’Adnkronos un quadro generale sul fronte scolastico ed universitario. Per quanto riguarda la scuola, “ad oggi in totale 670.343 studenti e 25.561 insegnanti hanno lasciato l’Ucraina. Ma non abbiamo informazioni sul numero di bambini in età prescolare”. In alternativa alla didattica a distanza “i genitori di studenti all’estero possono anche presentare domanda ai partner della Scuola ucraina internazionale del Ministero dell’istruzione e della scienza dell’Ucraina in alcuni paesi per iscrivere i bambini come studenti esterni o direttamente alla Scuola ucraina internazionale per l’iscrizione come esterni”.  

Per quanto riguarda gli insegnati rifugiati all’estero “hanno avuto l’opportunità di continuare il loro insegnamento online. Abbiamo già avuto esperienza durante il periodo della pandemia nell’organizzazione di lezioni online in tutte le scuole”.  

Diverse le possibilità per gli studenti che sono emigrati dai loro luoghi di residenza ma si trovano ancora in Ucraina: “Tutti i bambini che sono stati costretti a cambiare luogo di studio e/o residenza o si trovano nei territori occupati possono continuare la loro istruzione in istituti di istruzione secondaria generale situati in aree non di combattimento, a distanza o all’esterno”. 

Sul fronte universitari e dottorandi, “all’inizio del 2022 avevamo 1 milione 335mila studenti di tutti i livelli di istruzione superiore e dottorato di ricerca. Sfortunatamente, non abbiamo informazioni sull’esatta distribuzione dei nostri studenti all’estero, perché quasi tutti i nostri istituti di istruzione superiore conducono istruzione online accessibile per gli studenti che soggiornano all’estero senza alcuna registrazione aggiuntiva. Le nostre università non hanno perso dunque queste risorse, che aspettiamo di riavere in Ucraina dopo che la guerra sarà finita”, conclude Vitrenko. 

(di Roberta Lanzara)  

 

 

 

 

 

 

 

 

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