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Ucraina, Stoltenberg: “Controffensiva avanza, aiuti Nato fanno differenza”

(Adnkronos) - "Siamo ancora nei primi giorni della controffensiva condotta dall'Ucraina e non sappiamo se ci sarà una svolta nella guerra, ma vediamo che gli ucraini avanzano e liberano territorio". Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a Bruxelles alla vigila della Ministeriale Difesa, sottolineando che i progressi fatti al fronte dalle forze…

(Adnkronos) – “Siamo ancora nei primi giorni della controffensiva condotta dall’Ucraina e non sappiamo se ci sarà una svolta nella guerra, ma vediamo che gli ucraini avanzano e liberano territorio”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a Bruxelles alla vigila della Ministeriale Difesa, sottolineando che i progressi fatti al fronte dalle forze di Kiev dimostrano che gli aiuti dei Paesi Nato “fanno la differenza” sul campo di battaglia. 

I ministri della Difesa della Nato, afferma Stoltenberg, si incontreranno domani e dopodomani a Bruxelles “per preparare il summit di Vilnius del mese prossimo. Ci incontriamo mentre l’Ucraina conduce una grande controffensiva. “E’ ancora presto per sapere quali esiti avrà, ma sappiamo – continua – che più progressi fanno gli ucraini, più forti saranno al tavolo negoziale. Più avanzano, più probabile sarà che il presidente Vladimir Putin si renda conto che non può vincere sul campo di battaglia, ma deve negoziare una pace giusta. I progressi che vediamo testimoniano il coraggio e l’impegno delle forze ucraine, ma dimostrano anche che gli aiuti forniti dagli alleati della Nato stanno davvero facendo la differenza sul campo di battaglia”, conclude.  

Secondo Stoltenberg la Nato deve “garantire” che, quando finirà la guerra tra Russia e Ucraina, Kiev possa contare su “accordi credibili” che ne garantiscano la sicurezza, per evitare che Mosca possa attaccare di nuovo. Insieme al ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, spiega Stoltenberg, “affronteremo gli sviluppi sul campo e come continuare con il nostro sostegno: discuteremo un pacchetto pluriennale, con finanziamenti cospicui, per garantire che l’Ucraina possa difendersi a lungo termine, perché possa passare dagli standard dell’era sovietica a quelli della Nato e raggiungere così la piena interoperabilità”.  

Gli aiuti dovrebbero servire anche a “riformare e ricostruire il settore della sicurezza e della difesa” dell’Ucraina, precisa il segretario generale. Occorre evitare che la Russia” possa riposare, riarmarsi e lanciare un nuovo attacco. Al vertice di Vilnius, invieremo un forte messaggio di sostegno e solidarietà all’Ucraina. E chiariremo che il futuro dell’Ucraina è nella Nato”, conclude.  

I ministri della Difesa della Nato esamineranno un “piano d’azione” per aumentare la produzione dell’industria militare. “Alla ministeriale Difesa – dice Stoltenberg – continueremo la nostra interazione con l’industria della difesa transatlantica. Abbiamo invitato piccoli, medi e grandi produttori della difesa di tutta l’Alleanza ad un evento informale, che consentirà ai ministri della Difesa di discutere direttamente con l’industria il modo migliore per aumentare la produzione, rendere sicure le nostre catene di approvvigionamento e rimuovere gli ostacoli alla cooperazione. All’evento parteciperanno anche l’Ucraina e l’Unione Europea”.  

“Mi aspetto – continua – che i ministri esaminino un nuovo piano d’azione per la produzione della difesa, che i leader concorderanno al vertice di Vilnius e che mira ad affrontare rapidamente le carenze delle nostre scorte, con 1 miliardo di dollari in appalti congiunti solo per munizioni da 155 millimetri, in corso quest’anno. Il piano mira anche a migliorare l’interoperabilità delle nostre munizioni e attrezzature, nonché a sostenere la difesa transatlantica e la nostra base industriale. Abbiamo anche completato una revisione eccezionale degli obiettivi di capacità nazionale per le munizioni decisive in battaglia. Mi aspetto che venerdì i ministri decidano di aumentare sostanzialmente questi obiettivi, il che rafforzerà sia la nostra capacità di difenderci, sia di sostenere l’Ucraina. E invierà un chiaro segnale all’industria, perché incrementi la produzione”. 

 

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