(Adnkronos) – L’esercito russo sta conducendo azioni offensive in cinque direzioni operative, principalmente nella regione di Donetsk. Lo ha comunicato lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel briefing mattutino di oggi, aggiungendo che “durante l’ultimo giorno, le nostre forze hanno respinto 69 attacchi nemici nelle direzioni specificate. Bakhmut rimane l’epicentro delle ostilità”. Secondo i dati dell’esercito di Kiev, le forze della Federazione Russa hanno effettuato attacchi in particolare su infrastrutture civili delle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia. “Ci sono civili morti e feriti, alcune infrastrutture civili sono stati danneggiate”.
PERDITE RUSSE – Secondo Kiev, la Russia ha perso nell’ultimo giorno 700 uomini, facendo salire a 165.610 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
In base al resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 165.610 uomini, 3.537 carri armati, 6.869 mezzi corazzati, 2.577 sistemi d’artiglieria, 507 lanciarazzi multipli, 270 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 305 aerei, 290 elicotteri, 5.416 autoveicoli, 18 unità navali e 2.160 droni.
ISW – Secondo gli analisti dell’American Institute for the Study of War (ISW) l’offensiva della Russia nel Donbass potrebbe avvicinarsi al suo apice e l’Ucraina “ha buone possibilità per riprendere l’iniziativa e lanciare una controffensiva”. Secondo le loro stime, il ritmo delle operazioni offensive delle forze russe è rallentato nelle ultime settimane, e questo indica che l’offensiva di primavera della Russia nel Donbass potrebbe avvicinarsi al culmine.
Nel frattempo, rileva il think thank Usa, le forze armate ucraine hanno probabilmente condotto un contrattacco locale a sud-ovest di Bakhmut, vicino all’insediamento di Ivanivske, allargando così il corridoio tra Bakhmut e altri territori controllati da Kiev nella regione di Donetsk. Inoltre, significative perdite di truppe russe nell’area di Vugledar indeboliscono seriamente il potenziale offensivo di Mosca nella regione di Donetsk.
CPI – La Corte penale internazionale chiede più soldi per perseguire i russi per i presunti crimini di guerra commessi in Ucraina. La Cpi oggi riunisce a Londra i ministri della Giustizia di oltre 40 Paesi per discutere la raccolta di fondi. La conferenza, ospitata congiuntamente dal governo britannico e da quello olandese, arriva dopo che venerdì la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. Si prevede che il procuratore della Cpi Karim Khan chiederà più denaro in quanto sono quaranta gli investigatori impegnati in Ucraina e il budget della Corte non è aumentato.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che la Corte penale internazionale dovrebbe adottare una ”posizione giusta” rispetto al presidente russo Putin. La Cina dal canto suo, ha detto il diplomatico, continuerà ad assumere una posizione giusta e obiettiva rispetto alla crisi ucraina e svolgerà un ruolo costruttivo nei colloqui di pace.